La sede del Circolo Pd della Madonnina, in via Don Fiorenzi, a Modena, è stata oggetto, questa mattina poco dopo le 5, di un attentato incendiario a opera di ignoti. Lo fa sapere l’ufficio stampa del Pd. Due bombole da campeggio sono state piazzate, da mani che gli inquirenti giudicano esperte, davanti alla porta sul retro della sede e sono state fatte saltare. Il boato è stato avvertito in tutto il quartiere. I primi ad arrivare e a dare l’allarme alle forze dell’ordine sono stati alcuni iscritti che abitano in zona. La porta a vetri è stata infranta. L’incendio innescato è stato di ridotte dimensioni, ma tutto il muro posteriore è ora annerito. Sul posto sono stati lasciati anche cartelli con insulti all’indirizzo del Partito democratico. La Digos della Questura di Modena è sul posto per i rilievi e l’avvio delle indagini.
“Si tratta di un episodio estremamente preoccupante – confermano in una nota i segretari provinciale e cittadino del Pd modenese Lucia Bursi e Andrea Bortolamasi – Gli stessi inquirenti ci hanno confermato che non si tratta solo di vandalismi. Se guardiamo a ritroso vediamo che, in questi ultimi mesi, c’è stata una escalation di atti contro il Partito democratico”. “Siamo in questa sede da oltre un anno – aggiunge il segretario del Circolo Pd della Madonnina Gianluca Fanti – e abbiamo potuto lavorare e intrecciare proficue collaborazioni con tutte le associazioni del territorio, compresa la Polisportiva che abbiamo a fianco. Naturalmente le indagini spettano agli inquirenti, ma non ci sono stati episodi che possano far pensare a screzi originatisi nel quartiere”. A maggio, fu presa di mira, con scritte ingiuriose la sede del Circolo Pd di San Faustino. Qualche settimana fa, nei pressi dell’ex sede di un Circolo Pd in via Bonaccini, un iscritto trovò appoggiata in bella vista su un cassonetto una bandiera del Pd bruciata. Nei giorni scorsi, nella zona tra il quartiere Madonnina e il centro storico, sono comparse scritte ingiuriose nei confronti della Festa del partito in corso di svolgimento a Ponte Alto. “Si tratta di episodi anche molto diversi tra loro – continuano Lucia Bursi e Andrea Bortolamasi – Spetterà alla magistratura e alle forze dell’ordine fare piena luce su quanto accaduto. Certamente non ci faremo intimidire. Il confronto tra idee diverse può essere anche aspro, ma deve rimanere sempre sul piano del dialogo. Condanniamo con estrema fermezza ogni atto contrario al confronto civile e democratico”.