Nonostante le numerose perplessità, i distinguo dei vari sindaci e la scelta di sfilarsi dal progetto dei comuni di San Possidonio – il cui sindaco Accorsi aveva definito l’ipotesi “una boutade”, in un’intervista al magazine di SulPanaro.net – e di Finale Emilia che è sempre rimasta distante dall’idea sia con la Giunta Ferioli che con quella Palazzi, il Pd continua ad andare in pregssing.
Così oggi, il coordinatore per la fusione dei Comuni dell’Area Nord Paolo Pirazzoli, ribadisce il valore dell’obiettivo di realizzare il Comune unico della Bassa modenese, come già deliberato dai Circoli Pd di Camposanto, Cavezzo, Concordia, Medolla, Mirandola, San Felice e San Prospero e dalla Direzione provinciale del partito.
Ecco la nota di Paolo Pirazzoli: “Vogliamo mettere le istituzioni in grado di affrontare le sfide poste da una società sempre più globalizzata e soprattutto di rispondere alle giuste aspettative dei cittadini. Come Pd, quindi, ribadiamo la volontà di dar vita a un processo di fusione dei Comuni dell’Area Nord, come del resto già deliberato da Circoli Pd di Camposanto, Cavezzo, Concordia, Medolla, Mirandola, San Felice e San Prospero e dalla Direzione provinciale del Pd. Dobbiamo mettere le istituzioni in condizione di prendere decisioni rapide, con processi amministrativi e strumenti uniformi in tutto il territorio. Solo il Comune Unico della Bassa permetterà di progettare un sistema di welfare in grado di offrire servizi più numerosi e di qualità a una società sempre più anziana; solo una programmazione coerente del territorio, insieme a un maggior peso politico sui vari tavoli istituzionali, consentirà una gestione delle aree in grado di attrarre nuovi investimenti con conseguenti ricadute occupazionali positive, favorendo la realizzazione di opere fondamentali quali la Cispadana e la Banda Larga. Solo un grande Comune potrà migliorare il livello del sistema scolastico, per consentire ai nostri giovani di affrontare le difficili sfide proprie di una economia globale. Senza trascurare che il Comune unico garantisce una governance con forte legittimazione democratica, riducendo contemporaneamente i costi della politica.
Il Pd, quindi, valuta positivamente la decisione dell’Unione dei Comuni dell’Area Nord, presa all’unanimità dei presenti, di commissionare uno studio di fattibilità sui vantaggi della fusione. Solo quando questo studio sarà disponibile, tra 3-4 mesi, saranno prese decisioni definitive. Tra l’altro, prendiamo atto con soddisfazione della disponibilità al dialogo manifestata da diversi gruppi di minoranza durante i dibattiti nei Consigli comunali nel mese di luglio: una riforma come questa deve, infatti, godere della massima condivisione e non può essere il progetto di un solo partito.
Il Pd ribadisce, quindi, l’importanza che il processo di fusione parta nel più breve tempo possibile. L’obiettivo è il Comune unico dell’Area Nord, realizzabile se necessario per passi successivi, per dare a tutti il tempo di confrontarsi e maturare la scelta. Sappiamo infatti che in alcuni Comuni permangono legittime perplessità: la gradualità del processo darà a tutti il tempo di confrontarsi, senza ritardare i Comuni dove la decisione è già stata maturata”.