Il sindacato Slc/Cgil e la Cgil Area Nord esprimono forte preoccupazione in merito al futuro dei lavoratori delle piscine comunali di Finale Emilia.
“Il secondo bando di concessione pubblicato recentemente dall’Amministrazione Comunale è andato deserto. Ciò getta un’ombra sempre più cupa circa la risoluzione di una criticità gestionale che si trascina, con caratteristiche diverse, ormai da anni.
La Slc/Cgil, che segue da molto tempo le vicende legate alle piscine di Finale Emilia, chiede – si legge in una nota a firma Giulia Casamassima Slc/Cgil Carpi-Area Nord ed Erminio Veronesi coordinatore Cgil Area Nord – con forza un’attenzione maggiore per i 6 lavoratori coinvolti che dal mese di giugno sono in disoccupazione per la scadenza del precedente bando di concessione che, ad oggi non riesce in alcun modo ad essere riaffidato.
Il terremoto, l’obsolescenza di impianti trascurati negli anni, gestioni non serie e fallimenti non hanno certo reso la vita facile ai 6 lavoratori coinvolti che, ogni giorno, nonostante tutto, si sono impegnati per rendere il centro natatorio di Finale all’altezza delle aspettative dell’utenza, raccogliendo gli apprezzamenti della cittadinanza tutta.
Quello che ancora non era capitato è che dei bandi andassero deserti, lasciando cittadinanza e lavoratori nell’incertezza e per questo ci piacerebbe che fosse aperta una discussione e che venisse usata chiarezza per capire davvero cosa le istituzioni del territorio intendano fare per assicurare la riapertura autunnale degli impianti chiusi da giugno.
Non possiamo permetterci più ritardi. La stagione sportiva, ormai nel vivo, rischia di non rispondere alle aspettative degli utenti che, inevitabilmente, si rivolgeranno ad altri impianti del territorio.
E’ ora di rimettere al centro gli interessi della cittadinanza e di investire nello sport come volano di crescita ispirato a valori sani e importanti.
La Slc/Cgil è da sempre disponibile a cercare soluzioni condivise per permettere, nel più breve tempo possibile, la riapertura degli impianti e per inserire nel bando le tutele necessarie, tramite le clausole di salvaguardia, per dare certezza ai lavoratori coinvolti.
Non è facile governare ma è giunto il momento di dare risposte e di compiere scelte nuove e importanti da parte della nuova giunta di Finale Emilia”.