I lavoratori lombardi si vedranno stasera in assemblea a Mantova, alla Nidil, dove is cercherà da capire il da farsi. E mentre per Trenkwalder ci sono ancora più di 5 mila stipendi da pagare, il caso sta per arrivare a Roma.
“Rispetto alla vertenza che si è creata a seguito del mancato pagamento degli stipendi e della chiusura delle filiali, in accordo con il sindaco di Modena dove si trova la sede centrale della Trenkwalder, è stata inviata una formale richiesta di convocazione del tavolo ministeriale di salvaguardia occupazionale per affrontare la situazione che si è venuta a creare in una azienda che sedi ed opera in più Regioni”.
E’ quanto ha riferito il sottosegretario alla Presidenza, Andrea Rossi, in risposta all’interrogazione presentata in Aula dal capogruppo del Pd, Stefano Caliandro (assieme ai colleghi modenesi Giuseppe Boschini, Enrico Campedelli e Luciana Serri) per sapere come intenda intervenire la Giunta sulla vicenda, che – ha ricordato – coinvolge 8.825 persone in diverse sedi, di cui oltre 5.000 sarebbero ancora senza stipendio.
“Le parole della Giunta rassicurano, ma vigileremo sugli accordi presi nei tavoli di trattativa, monitorando sulla procedura di concordato preventivo ottenuta dall’azienda e affinché venga rispettato l’accordo di pagamento ai lavoratori”, ha risposto Caliandro. Da parte sua il Partito Democratico “si adopererà perché venga ridefinito un sistema di accreditamento regionale frutto della concertazione delle parti sociali. Contro la deregolamentazione del mercato che ha creato ciò che ci troviamo di fronte, crediamo si debba intervenire in maniera decisa sia in Conferenza Stato-Regioni che in Parlamento. L’Emilia-Romagna può svolgere un ruolo importante anche in questa direzione”.