Il valore economico è ridotto, ma è un furto dal danno emotivo notevole quello che avviene quando vengono rubati fiori e ricordini dalle tombe dei propri cari. Reati che quasi mai vengono denunciati, ma che si susseguono come si vede scorrendo le denunce fatte su Facebook.
L’ultima è di una signora di San Felice sul Panaro, che è andata a trovare i genitori nel cimitero cittadino e oggi ha visto che i fiori freschi messi poco tempo prima erano scomparsi. Non è la prima volta che accade, denuncia la signora: “In tanti anni mi hanno portato via di tutto… ma il mazzo intero e lasciarmi il vaso vuoto nelle festività non lo accetto”.
Stessa sorte per un’altra famiglia: “Succede anche da noi, pensa: hanno rubato le foto dei nonni e poi le hanno buttate nella siepe fuori dal cimitero”, mentre racconti simili arrivano anche da Massa Finalese e Finale Emilia.
L’amarezza maggiore si ha quando questi furti riguardano le tombe dei bambini. “Io li chiamo sciacalli dei cimiteri: sono dei poveretti, purtroppo. Pensate che ad un mio cugino al quale era morto un bimbo piccolo e a cui portavano sempre bellissimi fiori bianchi …. glieli rubavano regolarmente. Ma si puç? Con che cuore?”, si chiede un’altra sanfeliciana.
Difficile capire cosa accada con il bottino di questi furti. I fiori freschi vengono probabilmente venduti, e chi compra dai venditori abusivi di fiori perpetua l’illegalità.
Ricordini, giocattoli e foto, invece, è difficile capire che fine facciamo e perché vengano trafugati.