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Dalla Bassa alla Silicon Valley, con la “tata robotica” una startupper va in California

da | Nov 6, 2016 | Curiosità | 0 commenti

Da Carpi (Mo) alla Silicon Valley, per consolidare il proprio progetto d’impresa: ‘La tata robotica’, un sistema per insegnare e far conoscere la tecnologia ai bambini. L’ha ideato Enrica Ampio, uno dei giovani dieci fondatori di startup emiliano-romagnole, le aziende che nascono su idee innovative e originali, che dal 5 al 16 dicembre prossimi partiranno per la California, dove svolgere un percorso formativo sostenuto dalla Regione Emilia-Romagna.
In dieci giorni di lavoro nell’area con il più alto tasso di innovazione del mondo, potranno capire cosa significa fare business in un mercato competitivo globale, come sviluppare la value proposition dei propri prodotti e servizi, concludere partnership con gruppi internazionali e presentare in modo efficace la propria idea d’impresa. Inoltre, parteciperanno a eventi di networking con venture capitalist, visiteranno grandi società come Google e Intel e i laboratori di ricerca delle principali università della Silicon Valley. Incontreranno investitori e business angel con i quali discuteranno e miglioreranno le loro idee d’impresa.
Come Enrica, sono con le valigie pronte altri nove ragazzi: Nicolò Magnanini di Correggio (Pigro – La rassegna stampa intelligente), Edoardo Guerrieri (Darius – Piattaforma digitale per investimenti in arte), Daniela Dubla (Inner.Me – App per un percorso di crescita personale), Gherardo Carullo (Enoron – Sistema gestionale per avvocati) di Bologna, Pasquale Lanci di Casalecchio di Reno (Truckmeup – Management system per il trasporto stradale), Paola Annoni di Salsomaggiore (Viaggi di nozze low cost – Viaggi di nozze su misura), Carlo Bergonzi di Busseto (M3datek – Dispositivi medici innovativi con stampante 3D), Andrea Bisaccioni (Mosquito Accopper – Sistema per la lotta parassitaria pubblica ) e Gabriele Gugnelli (Orangesea – Sistema di sharing applicato ad imbarcazioni turistiche) di Rimini.
I dieci neo imprenditori sono stati selezionati fra 67 ragazzi e hanno tutti un’età inferiore ai 30 anni.
Si tratta della quarta edizione di Silicon Valley Mindset Program, presentata dal presidente della Regione, Stefano Bonaccini, che nella sala della Giunta regionale ha incontrato ieri le startup emiliano-romagnole che lo scorso anno hanno fatto l’esperienza formativa in California. Con lui Marina Silverii, vice direttore di Aster, il consorzio regionale per l’innovazione e la ricerca industriale che in partnership con Us Mac, società americana, ha selezionato i dieci fondatori di startup emiliano-romagnole in partenza nei prossimi giorni.
“Si tratta di grande investimento sulle imprese del futuro- afferma Bonaccini– che sta dando, e darà ancora, frutti straordinari. Già oggi si toccano con mano i risultati, a riprova di una Regione che investe sulla ricerca, l’innovazione, l’internazionalizzazione, il sostegno e la crescita delle nuove imprese, soprattutto quelle giovani”. Infatti, grazie a questo programma, 23 giovani imprenditori emiliano-romagnoli hanno già vissuto l’esperienza nella Silicon Valley. Oggi, mediamente queste startup, con un fatturato complessivo che supera i 4 milioni di euro, risultano costituite da un paio di anni e contano una settantina tra fondatori e soci mentre oltre 80 sono i dipendenti e collaboratori. Le risorse raccolte dalla costituzione a oggi (privati, fondi investimento e bandi pubblici) superano i 2,5 milioni di euro
“L’Emilia-Romagna- aggiunge Bonaccini- è in Italia seconda solo alla Lombardia per numero di startup, la prima se parametrate alla popolazione. Questi dati sono anche il frutto di scelte e di investimenti fatti dalla Regione per sostenere le imprese innovative e le startup. Solo nel 2016 abbiamo messo in campo un bando da 6 milioni di euro (risorse della nuova programmazione dei fondi europei Por Fesr 2014-2020) che ha già assegnato a una trentina di imprese un contributo di 2,7 milioni di euro. A oggi sono al vaglio ulteriori 152 richieste di contributo di altrettante startup”. Inoltre, sottolineato con soddisfazione, il “nostro impegno si riflette nel riconoscimento del valore di ragazzi e ragazze che investono sul loro talento e sul loro futuro con una propensione straordinaria all’innovazione. Proprio per questo ogni sei mesi diamo l’opportunità a dieci startup, una ventina all’anno, di andare direttamente là, nella Silicon Valley, con l’obiettivo di misurare le proprie idee innovative nell’ecosistema tecnologico più avanzato del mondo, ma anche imparare sul campo come mettere a punto un piano di sviluppo sostenibile, magari trovando finanziatori nell’area che costituisce il cuore dell’innovazione a livello mondiale. Con la possibilità poi di riportare e sviluppare in Italia una esperienza di grande qualità”.
L’Emilia-Romagna è tra le regioni con le politiche più avanzate in termini di startup innovative. È al secondo posto in Italia per numero di startup iscritte al Registro delle Camere di Commercio (792 in Emilia-Romagna su un totale in Italia di 6.461, il 12%), è sede di 116 spin-off universitari (il 10% del totale di 1.190 spin-off attivi in Italia), ospita 4 Incubatori certificati dal ministero. Inoltre, è dotata di una rete strutture di supporto alle startup composta da oltre 60 soggetti attivi su tutto il territorio, il tutto raccordato da www.emiliaromagnastartup.it, il portale che offre servizi on e off line alle start up emiliano-romagnole.

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