L’Associazione per la Valorizzazione del Centro Storico di Concordia sulla Secchia molla la presa: non organizzerà più attività nel comune. Una decisione sofferta e difficile, perchè ” consapevoli dell’impatto negativo che avrà la decisione sulla vita del paese”, ma necessaria perchè i commercianti che la guidano si sentono lasciati soli dal Comune (che non finanzierebbe adeguatamente gli eventi organizzati) e dagli altri negozianti che non solo non partecuipano attivamente alla vita associativa, ma che a detta dell’Associzione fanno fatica anche a pagare la loro parte.
Ecco il testo della lettera di addio mandato al Comune e alle opposizioni.
OGGETTO: SOSPENSIONE ATTIVITÀ
Con la presente, siamo a comunicare all’Amministrazione comunale ed al Consiglio Comunale, che l’Associazione per la Valorizzazione del Centro Storico di Concordia sulla Secchia, nell’anno 2017, non presenterà un programma di attività ed eventi, come già preannunciato nella riunione di giovedì 06/10 u.s. Dopo tanti anni di organizzazione di occasioni d’intrattenimento e promozione del paese, con grande dispiacere, abbiamo deciso di sospendere l’attività. Siamo perfettamente consapevoli dell’impatto negativo che avrà la decisione sulla vita del paese e sulle nostre attività, ma non potevamo più continuare per i seguenti motivi:
- ogni evento ha un costo! Come ben sanno anche nell’ufficio comunale preposto agli eventi, per organizzare una festa attrattiva occorre un’offerta che giustifichi la scelta di passare a Concordia un po’ del proprio tempo. Il Comune di Concordia, ormai da vari anni, ci nega ogni tipo di contributo all’organizzazione di questi eventi, di fatto disconoscendo il valore sociale creato per il paese. Fino a pochi anni fa vi era un’ottima collaborazione con l’ufficio preposto, mentre ora la collaborazione è ridotta ad atti marginali. Riteniamo, a questo proposito, che la formula adottata fino all’inizio del 2012 fosse molto funzionale: l’Amministrazione Comunale stanziava un contributo specifico, gestito dall’ufficio preposto, il quale provvedeva a pagare direttamente le forniture necessarie allo svolgimento dell’evento, come, ad esempio, la pubblicità radiofonica piuttosto che le forniture straordinarie di energia elettrica.
- I colleghi con attività economiche sono sempre più ritrosi a versare la quota pro capite che serve a coprire le spese dell’organizzazione, tendenza comprensibile alla luce della crisi economica che ci attanaglia, in un paese sempre più tagliato fuori dai flussi dei consumatori. Con sempre maggiore difficoltà, per le stesse ragioni, troviamo sponsor disposti ad apparire negli spazi pubblicitari, utilizzati sempre per coprire le spese. Sottolineiamo, a gran voce, che non esiste un utile economico nell’attività dell’Associazione, mentre, anzi, ormai rischiamo di averne una perdita.
- Esiste anche un problema interno all’Associazione di disponibilità a lavorare per gli eventi, per cui le persone che si prestano fisicamente per organizzare sono pochissime, e sempre quelle. Risulta evidente che il carico di lavoro, naturalmente a titolo gratuito, risulta estremamente gravoso e demotivante.
Vogliamo citare la frase del Sindaco alla assemblea delle associazioni di volontariato del 6 ottobre: “La coperta è questa!”. Non sappiamo se vale per tutti, ma sicuramente, in questo momento, vale anche per noi. Tanto vi dovevamo. Cogliamo l’occasione per salutare cordialmente. La Presidente Volmerina Pitocchi