Quanti, anche nella Bassa, si lasciano andare a imprecazioni, offese on line? Adesso potrà costar caro ad alcuni imolesi l’aver postato su Facebook alcuni commenti denigratori nei confronti del Corpo della Polizia Municipale. A farne le spese alcuni iscritti al gruppo Facebook di “Sei di Imola se…” (11 mila gli aderenti) che sono stati denunciati per diffamazione aggravata ai sensi dell’art. 595 comma 3 del Codice Penale, che prevede come pena la reclusione da 6 mesi a 3 anni o la multa non inferiore a 516 euro.
Secondo la Polizia municipale sarebbero stati espressi nel social network espressioni ed argomenti offensivi, denigratori, insinuanti, allusivi “che in sostanza trascendono in attacchi personali diretti a colpire gratuitamente la sfera morale e privata altrui”. “Purtroppo – commenta all’Ansa il vice sindaco Roberto Visani – qualcuno si sente legittimato a scrivere insulti ed offese, occorre lavorare sull’educazione digitale; molte scuole lo stanno già facendo ma spesso sono gli adulti e anche la politica a dare il cattivo esempio”.
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