Si è svolto ieri il primo corso di formazione per i funzionari Cgil (in foto) per aiutarli a riconoscere le discriminazioni omofobiche nei luoghi di lavoro e fornire loro gli strumenti per tutelare i lavoratori vittime di esclusione da selezioni, o di mancate promozioni di carriera per il loro orientamento sessuale, peggio ancora vittime di licenziamenti per il fatto di essere gay, lesbiche o transgender.
Il corso è stato rivolto a una quindicina di funzionari Cgil, realizzato in collaborazione con gli esperti Francesco Donini e Manuel Barberini di Arci Gay Modena-Matthew Shepard, in ottemperanza al protocollo sottoscritto il 16 maggio 2016. Protocollo che si prefiggeva una serie di azioni comuni per sviluppare sensibilità contro le discriminazioni nei luoghi di lavoro legate all’orientamento sessuale e per promuovere l’attività di contrattazione sindacale di pari opportunità per le persone Lgbt.
Tema del corso è stato anche costruire piattaforme di rivendicazione aziendale e territoriale per promuovere l’estensione alle unioni civili dei diritti legati alla famiglia e alla genitorialità (permessi, welfare aziendale, erogazioni di welfare degli enti bilaterali, flessibilità dell’orario per conciliare tempi di vita e di lavoro).
Questo corso è stato un primo momento formativo che verrà sviluppato anche con percorsi dedicati ai delegati sindacali.