Cavezzo avrà la sua ‘Casa del volontariato’, un posto dove troveranno dimora solidarietà e attenzione per le fasce più deboli e disagiate, come pure spazi aggregativi o ricreativi. E nonostante per quell’immobile sia stato disegnato un futuro diverso dal progetto partecipitativo lanciato dall’opposizione e che ha coinvolto diversi cittadini che hanno proposto che lì venga messo un teatro, si farà nell’Ex Municipio, in via Cavour n. 36.
Come si legge in un comunicato stampa del Comune, “L’Amministrazione ha ottenuto, e portato a casa, il finanziamento di tutto il recupero del patrimonio pubblico. Un iter che prevede l’attribuzione degli incarichi per la progettazione, per il ripristino, per la ricostruzione di una serie di edifici. Che poi il commissario delegato Bonaccini ha ammesso a finanziamento questa estate. Ecco così spuntata l’idea di trasformare l’ex municipio nella ‘Casa del volontariato’. E non certo senza un percorso di ascolto. L’interesse sul caso lo attesta l’incontro svoltosi lunedì 17 ottobre. All’appuntamento non si sono fatte trovare impreparate le associazioni sociali, di promozione, di tipo culturale e di stampo aggregativo. Erano presenti oltre una trentina di sodalizi, radunatisi per l’occasione nell’attuale sala consiliare. Al centro del confronto il ragionamento su dove reperire gli spazi disponibili per le loro attività, all’interno del processo di ricostruzione. Che, di novità ne ha già comportate o ne vedrà in futuro: le scuole hanno una loro area, il municipio sarà trasferito, si creeranno così degli altri ‘contenitori’ da riempire con funzioni nuove e, perché no, pure diverse. Alcune delle associazioni presenti alla riunione utilizzavano degli spazi all’interno di edifici che sono stati danneggiati dal sisma del 2012. A tal punto che, successivamente, si sono persino trasferite fuori dal territorio di Cavezzo o hanno cambiato la sede. Il Comune, nel 2015, ha restituito sì l’agibilità a tutto il comparto sportivo ma restano ancora degli altri settori da sistemare e realtà da ricollocare.Ecco che è scattata la molla della condivisione pubblica sul ragionamento dell’utilizzo degli spazi”.
Le risorse economiche disponibili sono quelle messe a disposizione dal Commissario delegato; sono stati stanziati sui 400 mila euro. La cifra, però, potrà essere rimodulata in base alla progettazione. Ora il Comune sta raccogliendo le esigenze specifiche avanzate dalle singole associazioni dopo la riunione. Sono diversi i sodalizi che hanno già risposto.