Quanto può durare un amore, e quanto può essere lungo un matrimonio? Tanto, tantissimo, come quello che coinvolge Ermelina ed Ildebrando da San Biagio in Padule, frazione di San Felice sul Panaro, Modena.
Ecco la loro storia raccontata dai familiari.
Questi due “giovanotti” che si sono conosciuti e innamorati nei primi anni 40 circa, hanno superato insieme tante mille avventure. Le più difficili come la prigionia di Ildebrando in campo di concentramento per ben due anni, le più belle come la nascita dei due figli, vedere crescere i nipoti e addirittura la gioia di diventare bisnonni per ben due volte!
Ildebrando, classe 1924, figlio unico, è da sempre il Capofamiglia.
Grazie alle sue capacità e alla sua intelligenza è stato un’esperto meccanico e per anni è stato l’uomo di fiducia di una grossa ditta di costruzioni stradali. Non solo però, grazie alle sue abilità è sempre stato un’ottimo manovale, molti amici del paese infatti lo andavano a trovare per far due parole, ma anche per ricevere consigli preziosi su come aggiustare, sistemare qualsiasi cosa. Nel gennaio del 1960, riceve dall’allora Ministero del Lavoro, l’attestato di Benemerenza per essersi particolarmente distinto nel campo dell’addestramento professionale e degli apprendisti. Una persona autorevole a tratti autoritaria ma sempre corretta e rispettosa. Il suo ingegno e la sua inventiva per fortuna non sono andati persi perché li ha sapientemente trasmessi al figlio che ha saputo sfruttare al meglio e secondo la propria inclinazione questa bellissima caratteristica, anche lui infatti sebbene in ambito completamente diverso è sempre stata una figura di riferimento, rispettato da tutti.
Ermelina, classe 1926, la vera Forza di casa che da sempre si è occupata della famiglia in tutto e per tutto.
La vera Forza perché ha messo il suo cuore nella famiglia ascoltando ma non giudicando, affrontando le difficoltà con il sorriso, tirandosi su le maniche senza lamentarsi ma soprattutto perdonando senza portare rancore. Una persona minuta ma con una tenacia incredibile. Lei è anche un eccellente sfoglina, infatti ha tramandato tutti i trucchi per la pasta sfoglia perfetta e tante altre gustose ricette alla figlia che da questo perfetto connubbio di tradizione e famiglia ha deciso di arrivare ad un pubblico più ampio. La figlia infatti partendo da questa idea nel 1995, ha aperto, insieme al marito “Antica Trattoria il Carrobbio”. Oggi la trattoria, continua la tradizione con l’aggiunta di un pizzico di innovazione per fare incontrare diverse generazioni intorno allo stesso tavolo, addirittura i tortellini sono stati giudicati da tanti clienti sia grandi che piccini i migliori della bassa modenese. Raccontare, questa storia, la vostra storia è davvero una fortuna e un privilegio …e noi non ci stancheremo mai. Siamo un pò più fortunati di altri perché una buona parte di questa storia l’abbiamo vissuta e la stiamo vivendo insieme voi! Siete davvero due persone speciali!
Vi vogliamo un mondo di bene, la vostra Famiglia:
Emilio, Bruna, Maria Luisa, Umberto, Andrea, Emii, Paolo, Genny, Alessia, Roberto, Matteo, Tatiana e i piccoli Mattia e Bryan.