Il Pd di Finale Emilia stigmatizza il comportamento dell’Amministrazione finalese che fa un uso pretestuoso e politico della ricostruzione: da una parte, è la scusa per non accogliere profughi, dall’altra però non è tema così impellente da indurla a presentarsi al tavolo regionale sulla ricostruzione. Ecco la nota del Pd di Finale Emilia:
“La ricostruzione, per il sindaco di Finale Palazzi, è un’emergenza totalizzante un giorno, non è un problema impellente l’altro. Da una parte, il sindaco ha sbandierato il suo diniego all’accoglienza dei profughi usando proprio la ricostruzione come ragione per ancorare l’indisponibilità dell’Amministrazione alle richieste del Prefetto. Dall’altra, quando la Regione, con il suo assessore con delega alla ricostruzione post-sisma, convoca un tavolo istituzionale a cui invita tutti i soggetti interessati per fare il punto e coordinare gli interventi sulle azioni di rilancio della ricostruzioni del centro storico, il Comune di Finale neppure si presenta. Allora l’emergenza e le esigenze dei cittadini sono solo un pretesto che viene accampato quando fa comodo per ragioni politiche e, poi, accantonato quando i riflettori dei media non sono accesi. Con queste modalità, l’Amministrazione finalese dimostra scarso senso delle istituzioni e penalizza i suoi cittadini. Il sindaco è anche vicecommissario alla ricostruzione: se non si presenta ai tavoli decisivi, non possiamo che essere molto preoccupati per il nostro Comune che non sa approfittare delle occasioni più importanti per il rilancio del centro storico”