Proseguono le indagini dei Carabinieri che a San Felice effettuano controlli serrati dopo l’ultimo pesante colpo all’oratorio Don Bosco che ha sconvolto tutta la cittadina e la comunità di fedeli.
Nell’ambito dei controlli di ieri sono incappati nei residui di un altro crimine che si è consumato a San Felice sul Panaro (è stata trovata parte dell refurtiva nella disponibilità di un giovane di 28 anni) e che aveva fatto tanto discutere. Parliamo del furto all’azienda Edil Pozzi di via Furlana, per il quale erano stati arrestati tre giovani che avevano scelto come covo e bivacco un Map abbandonato. I carabinieri li avevano portati davanti al giudice che ne aveva convalidato l’arresto dando appuntamento a marzo per il processo vero e proprio, e i tre nel frattempo erano stati rimessi in libertà e avevano solo l’obbligo di firma. L’indomani, però, erano stati trovati di nuovo a commettere reati, e tornati di nuovo davanti al giudice ancora una volta hanno evitato il carcere perchè il reato che si contestava loro in questo caso era il danneggiamento, che è stato depenalizzato.
Ma i tre almeno stavolta non c’entrano direttamente. Perchè oggi nei guai è finito un altro ragazzo, 28 anni di origini marocchina, sorpreso in piazza vicino al bar che teneva con sè merce sparita alla Edil Pozzi: chiavette per navigare e altro materiale informatico con tanto di marchio. Non si è sbottonato sulla provenienza della merce, per cui è stato denunciato per ricettazione.