Licenziato. E’ l’effetto della riforma voluta dal Governo Renzi che permette, in casi ben precisi, di licenziare immediatamente i dipendenti pubblici che si macchino di gravi mancanze. E la nuova misura è stata applicata a Finale Emilia per un dipendente assenteista.
Si tratta di un messo comunale, alle dipendenze dell’ufficio di Polizia Municipale, che è risultato assenteista, La decisione è stata presa dallo stesso Comune di Finale Emilia, per la precisione dall’ufficio per i procedimenti disciplinari. L’uomo invece di rimanere in ufficio a svolgere il suo lavoro era stato più volte visto passare il tempo a casa sua.
Prove incontrovertibili dell’assenza, quelle raccolte contro di lui a giudizio dei suoi colleghi dipendenti comunali. Lui smentisce tutti, ma non è stato evidentemente creduto. Ora farà appello.
Soddisfazione viene espressa dal sindaco Sandro Palazzi. “L’Ufficio per i procedimenti disciplinari non ha ritenuto vi fossero le condizioni per un reintegro del dipendente oggetto di indagine – spiega Palazzi in una nota – per questo motivo si è provveduto al suo licenziamento. Troppe e troppo gravi le mancanze rilevate e sottoposte al giudizio dell’Ufficio, per potersi limitare a qualche altra e meno grave sanzione amministrativa. L’Ufficio per i procedimenti disciplinari ha semplicemente applicato la legge Madia e il licenziamento è una delle conseguenze previste quando il comportamento del dipendente risulta essere stato inappropriato in modo così grave. Noi ci limitiamo a prenderne atto con soddisfazione perché riteniamo che si sia trattato del giusto epilogo di questa spiacevole storia”.