Si dice no alla violenza sulle donne con lo sciopero generale dell’8 marzo: a rischio scuola, sanità, trasporti. Si tratta di una mobilitazione mondiale per le donne, dura 24 ore ed è stato proclamato dai sindacati Usi, Slai Cobas, Cobas, Confederazione dei Comitati di Base, Usb, Sial Cobas, Usi-Ait, Usb, Sgb, Flc e Cgil.
Servizi a singhiozzo sono possibili a scuola e negli enti pubblici. Per i trasporti sono possibili problemi e cancellazioni a partire dalla mezzanotte di martedì 7 marzo fino alle 21 dell’8 marzo su tutte le linee, ad eccezione delle Frecce. Per gli aerei sono garantite le fasce orarie dalle 7 alle 10 e dalle 18 alle 21.
L’obbiettivo, si legge sul sito del movimento Non una di Meno, è ribadire anche attraverso l’astensione dal lavoro il rifiuto della violenza di genere in tutte le sue forme: oppressione, sfruttamento, sessismo, razzismo, omo e transfobia. Ci saranno cortei e manifestazioni, assemblee nelle piazze, scuole e ospedali e le donne, come si legge sul sito potranno astenersi dal lavoro e dalle attività domestiche.