Rinasce dopo il sisma la Ecogeri e sono state depositate presso l’Arpae (Agenzia regionale per l’ambiente) le modifiche al progetto di nuovo impianto gestione rifiuti speciali che è stato chiesto venga realizzato a Finale Emilia. La richiesta era stata presentata a gennaio 2017 dall’azienda Ecogeri, e l’iter per le autorizzazioni (La Via, valutazione di impatto ambientale) sta procedendo. Via via tutte le carte del progetto vengono depositate nei vari enti, e Arpae fa sapere ufficialmente che presso i suoi uffici c’è tutto, a disposizione dei cittadini che vogliano sapere cosa accadrà.
Il nuovo impianto di rifiuti speciali, che saranno del tipo “non pericolosi” sorgerà sul terreno di via Napoli, al Polo Industriale di Finale Emilia, su cui, prima del sisma, lavorava la Ecogeri. L’azienda a cinque anni dal sisma è pronta a riprendere questa attività. Si tratta di smaltire e recuperare in rifiuti d’imballaggi in plastica provenienti dal circuito di raccolta differenziata provenienti da tutta Italia e gestiti dal consorzio nazionale Corepla, da altre attività di gestione rifiuti, da attività produttive e da raccolta differenziata.
Secondo quanto si apprende, a Finale Emilia in particolare ci si occuperà del lavaggio di materiali plastici usati in agricoltura come teli in plastica, manichette per l’irrigazione, sacchi in polietilene che poi vanno inviati ad altri impianti (non in questa sede) per le operazioni di riciclo. Per farlo. sarà necessaria molta acqua, per questo Ecogeri chiede i permessi per potersi allacciare alla rete di acqua pubblica sotterranea su due pozzi in via Napoli 12.