A Finale Emilia è previsto per la tassa sui rifiuti, la Tari, un aumento del 13.63%. Una bella batosta per i finalesi, ma come si è arrivati a questo punto? Lo spiega Agnese Zaghi, capogruppo della lega in consiglio comunale,
“Prima che cominciate ad insultarci – scrive la consigliera di maggioranza su Facebook – voglio ricordare che le tariffe le approva ATERSIR (agenzia territoriale dell’Emilia Romagna per i servizi idrici e rifiuti), che modifica ed approva il PEF (piano economico finanziario) di Geovest, gestore del servizio raccolta rifiuti. Il Comune ha un ruolo piuttosto marginale nella cosa. Nella commissione svoltasi prima del consiglio sono venuti i tecnici di Geovest ad illustrarci il piano già approvato, quindi non più modificabile. In quella occasione non sono mancate numerose critiche al servizio, da parte di tutti i consiglieri, sia di maggioranza che di opposizione. Le motivazioni di questo aumento sono molteplici, ve ne riassumo qualcuna:
– Molti non pagano, quindi il costo viene spalmato su quelli che invece lo fanno
– È aumentato il numero degli abbandoni di rifiuti
– È aumentato leggermente il costo di gestione della vecchia discarica comunale chiusa (quella del percolato)
– È stato aumentato il personale per i centri di raccolta
– L’anno prossimo partirà la raccolta totale porta a porta. Quindi bisogna tecnicamente fornire tutti i bidoncini alle famiglie. Per questo poi il costo del personale aumenterà, almeno il primo anno poi dovrebbe calare…
– È aumentato l’indifferenziato perché i residenti dei comuni limitrofi lo portano da noi che, per ora, abbiamo ancora i pattumi
– È calato il prezzo del riciclato data la grande disponibilità eccetera”.
Ecco spiegato l’aumento. Ma per il futuro la Lega promette: “Il nostro obbiettivo è quello di intensificare i controlli, facendo pagare quelli che fino ad oggi hanno fatto i furbetti”