Allo stadio comunale di Finale Emilia non si giocava una partita ufficiale da quasi due anni. Ed è abbastanza singolare pensare che l’ultima, il 12 maggio 2012, fu a fini benefici: allora la Nazionale italiana magistrati sfidò le vecchie glorie del Finale F.C. Otto giorni più tardi, il sisma e da subito, dal 20 maggio, lo stadio finalese fu scelto come luogo per una delle tendopoli installate in paese: una sessantina di tende e un mare di disperazione.
Mercoledì, però, ecco un piccolo passo verso il rientro alla normalità: lo Junior finale, infatti, ha ripreso possesso del proprio impianto tornando a giocare in casa una partita dopo venti mesi di esilio. Lo ha fatto disputando un recupero del campionato di Terza Categoria ferrarese, contro il Real Bondeno, in un derby che ha visto lo Junior tornare alla vittoria con una doppietta del suo numero 10 Fabrizio “Pella” Ferrari.
Ma è stato il debutto del terreno sintetico la grande novità della serata. Realizzato da un’azienda specializzata con il contributo di Csi Modena e Amministrazione comunale, il nuovo campo ha permesso alle squadre di scendere in campo nonostante le copiose piogge dei giorni precedenti. Eppure, ad una prima visione, il terreno sembrava tutt’altro che un tavolo da biliardo, con le tante chiazze marroni ben visibili: “L’avranno preso dai cinesi”, è stato uno dei commenti più sarcastici in tribuna. In realtà, si tratta di una questione di tempi: la posa del manto finto-erboso è terminata solo domenica, e di fatto il secondo strato (detto “invasamento”) non ha totalmente attecchito. Ma attecchirà, dicono dallo Junior. O almeno si spera.
Intanto, è stata festa per i tifosi finalesi. I quali, durante l’incontro, si sono fatti beffe del… calcio moderno: fumogeni, cori autoironici (compreso il celeberrimo “siam colerosi, terremotati…”: chissà se la Figc avrà capito che non si tratta di discriminazione territoriale) e striscioni bene in vista.
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