L’attesa è stata lunga, quasi 5 anni in cui sono stati tenuti lontani da casa loro con l’ordine di sgombero e il divieto di entrare. A inizio marzo, finalmente, queste cinque famiglie di terremotati di Concordia sulla Secchia possono tornare a casa loro perchè i lavori sono finiti, ma li attende una brutta sorpresa: non c’è la luce condominiale e l’ascensore non va. Un problema che da quasi due mesi non trova soluzione, ma che nel frattempo provoca disagi non da poco alle famiglie che abitano ai piani alti, dove vivono anche persone anziane di oltre 80 anni che fanno molta fatica a fare a piedi cinque piani di scale ogni volta che escono.
Siamo in via Matteotti, praticamente alla periferia del paese, a cento metri dal centro non in aperta campagna dove magari la luce ha difficoltà ad arrivare. Il problema è più complicato: “Siamo in due condomini ristrutturati essendo stati giudicati in categoria E siamo rientrati a partire dal 3 di marzo giorno in cui ci hanno riconsegnato le chiavi – spiega uno dei condomini, Paolo Incerti – per quello che riguarda le utenze private siamo a posto, il problema è nato per l’utenza del condominio. Mi spiego meglio: siccome siamo due strutture unite ma indipendenti l’una dall’altra in un condominio la luce condominiale è stata, anche se in ritardo, attivata. Nel nostro a oggi non funziona nè ascensore nè l’illuminazione delle parti in comune questo perchè c’è un problema tecnico da parte del gestore dell’energia elettrica a fornirci il quantitativo di Kw richiesti. Questo mi sono sentito rispondere dall’impiegato del gestore energia elettrica di Mirandola”.
Non si tratta neanche, insomma,di una questione di debiti pregressi. “Debiti con Enel assolutamente no, anche perchè è un riallaccio nuovo per cui non ci sono assolutamente pendenze. Ma lo ha ribadito anche il gestore nella sua ultima comunicazione scritta: il problema non è nostro ma è un problema tecnico. Il problema è loro, fatto sta che a dover girare di sera con pile o telefonini senza poter usare l’ascensore siamo noi”. E così, mentre ogni notte a Concordia queste famiglie si aggirano per le scale del loro condominio come ladri, facendosi luce col cellulare, il problema non si risolve.