Per i vandali degli autobus il giudice minorile ha convalidato il fermo: restano nella comunità di prima accoglienza di Bologna dove erano stati portati subito dopo l’arresto, in attesa, probabilmente, di essere collocati in una comunità di recupero, a seconda delle valutazioni degli assistenti sociali.
Per la folle notte di danneggiamenti e furti avvenuta Carpi la notte tra giovedì 20 e venerdì 21 aprile sono stati arrestati tre minorenni di 16 e 17 anni, due di origine tunisini studenti del Meucci e un 17enne nigeriano del Vallauri, ritenuti responsabili del raid vandalico che ha visto il furto di cinque bus dal deposito. Dopo aver scorrazzato per la città giocando all’autoscontro e distruggendo marciapiedi e segnali stradali, due vennero usati come arieti contro l’istituto tecnico Meucci. In totale, hanno fatto danni per quasi mezzo milione di euro.
Mentre la giustizia fa il suo corso a Carpi gli studenti del Meucci oggi sono potuti finalmente tornare in classe. E sono iniziati i lavori di recupero delle strutture danneggiate. Sono state rimosse dal fabbro le vetrate e le porte danneggiate, mentre giovedì 27 aprile altre due ditte incaricate dalla Provincia, proprietaria dell’edificio, rimuoveranno i pannelli del controsoffitto, sempre nell’atrio, mentre gli elettricisti metteranno in sicurezza gli impianti elettrici, senza interferire nella programmazione didattica. Nel frattempo le lezioni sono riprese regolarmente.
La Provincia sta raccogliendo anche tutti i preventivi per attivare le risorse urgenti necessarie per eseguire i lavori e per una più precisa quantificazione dei danni che dalle prime stime ammontano a oltre 70 mila euro.
Risultano, infatti, danneggiati le due vetrate dell’ingresso principale e relativi infissi metallici, i controsoffitti dell’atrio, compresi plafoniere, sensori allarme incendio e colonnina con impianti elettrici e i tre cancelli.
L’impianto di allarme presente nella scuola è funzionante e prosegue il servizio di vigilanza anche notturna che coinvolge la Provincia, la polizia municipale e le forze dell’ordine.
Intanto gli avvocati penalisti attaccano: “Le spettacolarizzazioni del mass media non producono giustizia”, e fanno appello affinchè si eviti di “fomentare un linciaggio mediatico”.