Il via vai degli agenti, e soprattutto della Polizia scientifica, ha fatto capire che qualcosa di grave era successo un quell’abiutazione di viale Gramsci, a due passi da Cividale. Ma prima nessun segno faceva intendere la tragedia della solitudine che si era consumata al civico 55, dove un uomo venerdì 29 aprile è stato trovato cadavere due settimane dopo la morte. Si tratta di un 63enne che viveva isolato, garbato e solitario, tra la casa e il giardino. Silenziosamente e discretamente così come ha vissuto, se ne è andato: lo ha trovato la polizia riverso in bagno, dove è morto probabilmente per un malore.
Nessuno ne reclamava l’assenza, non un parente, non un amico. E’ stata la vicina di casa, due settimane dopo, a dare l’allarme, insospettita dal vedere la luce in casa che non si spegneva mai.