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Mazzette in questura a Modena per i permessi di soggiorno

da | Mag 19, 2017 | Cronaca | 0 commenti

Corruzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina; due poliziotti indagati, due stranieri arrestati e perquisizioni per altre nove persone iscritte nel registro. Sono questi i contorni di un’operazione condotta ‘internamente’ dalla squadra mobile della polizia di Stato di Modena nell’ufficio immigrazione della questura, dove è stato stroncato un giro di mazzette per permessi di soggiorno, che si reggeva su matrimoni combinati ad hoc tra donne italiane e clandestini da regolarizzare. L’indagine, nata nel 2016, ha a appurato almeno una ventina di casi in sette mesi. Un poliziotto addetto al rilascio dei permessi di soggiorno è stato interdetto dai pubblici uffici, con sospensione immediata e ritiro di distintivo ed arma di ordinanza. Un secondo agente risulta inoltre indagato a piede libero, così come altri nove tra italiani e stranieri. (Ansa)

Il COMUNICATO DELLA QUESTURA

Questa mattina sono stati resi noti i dettagli dell’operazione conclusa dalla Polizia di Stato di Modena che ha fatto luce su un’attività delittuosa finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina sul territorio nazionale ed ha portato all’esecuzione di provvedimenti cautelari emessi dal GIP del Tribunale di Modena.

Le indagini, iniziate nel 2016, hanno evidenziato la presenza di un gruppo di soggetti che in concorso, avvalendosi anche della collaborazione di un appartenente all’Ufficio Immigrazione sottoposto alla misura cautelare della interdizione dai pubblici uffici per tre mesi, è riuscito a garantire il rinnovo e\o l’ottenimento di titoli di soggiorno altrimenti non ricevibili.

Un cittadino albanese, E.M. di anni 42, è stato colpito da ordinanza di custodia cautelare in carcere mentre un cittadino marocchino M.A.K., di anni 42, è stato sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari per analoghe fattispecie delittuose.

Nel corso delle attività sono state eseguite ulteriori 9 perquisizioni nei confronti di 3 cittadini marocchini, 2 cittadini albanesi e 3 cittadine italiane che avrebbero agevolato l’ottenimento dei titoli di soggiorno grazie a matrimoni d’interesse.

 

Le indagini della Squadra Mobile condotte con scrupolo e riservatezza, confermano – afferma il Questore di Modena –  che la Polizia di Stato vanta anticorpi in grado di neutralizzare qualsiasi virus corruttivo tenti di attaccarla, che non esistono zone franche d’impunità al proprio interno, che la linea della legalità opera con eguale fermezza nei confronti del nostro personale. L’impegno delle nostre donne e dei nostri uomini continua a riscuotere fiducia ed apprezzamento tra la gente perché assicura – anche in circostanze come quella odierna – un’immagine della Polizia di Stato integra, trasparente ed imparziale”.

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