A Cavezzo sarà effettuato uno studio sulla microzonazione sismica, con particolare attenzione al rischio liquefazione dei terreni in caso di terremoto, nell’ambito di una iniziativa della Regione Emilia Romagna che rientra nel progetto “Liquefact”, finanziato dall’Unione europea.
La Regione, infatti, ha individuato Cavezzo per il territorio modenese (analoghi studi sono stati effettuati anche nel ferrarese) come uno dei siti pilota di studio (gli altri sono in Portogallo, Slovenia e Turchia); nel territorio regionale, inoltre, saranno allestiti anche alcuni campi prova per la sperimentazione di tecniche di miglioramento dei terreni al fine di renderli più resistenti alla liquefazione in caso di sisma.
Le modalità di svolgimento dello studio sono indicate in un accordo di collaborazione, approvato lunedì 22 maggio dal Consiglio provinciale, tra Regione, Università di Pavia, Fondazione Eucentre (Centro europeo di formazione ricerca in ingegneria sismica), il Comune di Cavezzo e la Provincia coinvolta per gli aspetti relativi alla pianificazione urbanistica.
Si tratta di un approfondimento delle indagini sulla microzonazione sismica effettuate negli anni scorsi anche a Cavezzo, in sede di definizione del Piano per la ricostruzione, al fine di allineare le conoscenze agli standard nazionali; gli studi di microzonazione sismica producono un quadro conoscitivo che individua le aree caratterizzate da fattori di “amplificazione” e instabilità e rappresentano un concreto strumento di prevenzione e riduzione dei rischi già a partire dalla fase di pianificazione urbanistica.
La Provincia ha collaborato e completato analoghi studi, finanziati dalla Protezione civile nazionale, anche a Bastiglia, Guiglia, Lama Mocogno, Marano, Montese, Pavullo e Zocca.
L’interazione tra onde sismiche e condizioni locali può produrre significativi effetti di amplificazione tra cui la liquefazione dei terreni, come avvenuto peraltro anche nel sisma del 2012; un aspetto sul quale ci concentrerà lo studio a Cavezzo.
“Liquefact” è un progetto europeo (le risorse disponibili ammontano a cinque milioni di euro) che approfondisce questo argomento nei suoi molteplici aspetti.