Il Secchia è un fiume pensile e questo vuol dire che ha bisogno di molta manutenzione, ma non è una eccezione nel panorama italiano. E’ quanto si scopre dalla risposta a un dubbio avanzato da un lettore di SulPanaro.Net, con l’intervento esaustivo del professore di Geologia Gilberto Bonaga. Ecco la domanda del nostro lettore.
“Posso chiedere un chiarimento su una cosa che ho sentito dire qualche giorno fa e per il quale non sono riuscito a trovare risposta su internet? Qualche sera fa ho sentito dire che Secchia è un “fiume pensile” e che di fiumi così ce ne sono ormai pochissimi al mondo e che proprio in virtù di questo, Secchia e i suoi argini sono particolarmente fragili e che necessitano di attente e frequenti cure.
Mi sapete chiarire questo concetto ? Grazie”
E questa è la risposta del professor Bonaga:
“Tutti i fiumi della parte vicino alla costa della Pianura padana sono pensili, cioè il loro letto (il “fondo del fiume”) è più alto della pianura circostante. Accade sia naturalmente (i vecchi paleolavei naturali sono tutti rilevati rispetto alla pianura circostante), sia artificiale (basta andare a vedere l’altezza degli argini del Po a Pontelagoscuro. Sono parecchi metri). In più, parte della pianura emiliana (la “Bassa”) è originata da Bonifiche, per cui l’acqua viene pompata dentro canali artificiali più alti del territorio prosciugato circostante per poter avere un po’ di pendenza da provocare il deflusso in mare dell’acqua (l’acqua da sola non va in salita).
Non è vero che sono fenomeni rarissimi, sono presenti in tutte le piane costiere (si pensi all’alluvione dovuta all’uragano Katrina, in cui ampie aree sono state allagate proprio perchè si sono rotti gli argini di canali e fiumi pensili).