Dire che dopo il sisma del 2012, la Polizia di Stato ha dovuto operare in condizioni di estrema emergenza, è forse usare un eufemismo. Purtroppo, l’emergenza non si è limitata al dopo sisma, ed anche delle promesse del Comune di Mirandola di una struttura con i requisiti necessari a garantire l’operatività delle forze dell’ordine non si è saputo più nulla. Lo osserva il consigliere regionale della Lega Nord, Stefano Bargi, che precisa: «A cinque anni dal sisma la Polizia di Stato (che a Mirandola è presente con il commissariato e il distaccamento della Polstrada; ndr) è ancora priva di una caserma adeguata alle necessità. Dopo che gli agenti sono stati lungamente costretti, in questi lunghi anni, ad operare in un edificio privo dei crismi necessari: senza adeguate celle, sistemi idonei di sicurezza passiva, alloggi e quant’altro.»
Le criticità per la Polizia a Mirandola non si fermano qui, prosegue Bargi: le ristrettezze di organico, l’età media elevata degli agenti, ed anche le condizioni in cui è costretta ad operare erano state oggetto anche di un intervento dell’ex Ministro degli Interni, Angelino Alfano, nel 2015, senza tuttavia che si fossero prospettate soluzioni. Ora il leghista ha inviato un’interrogazione urgente all’Assemblea legislativa, dal momento che della promessa (dal Comune) caserma ristrutturata si è perduta ogni traccia, ma non solo: «Al di là dei cronici ritardi nella ricostruzione – sottolinea Bargi – chiediamo che si interceda presso il Ministero, per aumentare la dotazione organica della Polizia di Stato, già costretta a presidiare un territorio già pesantemente colpito dal sisma, ed inoltre soggetto – come tutto il Modenese – ad un importante fenomeno di microcriminalità, che andrebbe contrastato con tutti gli uomini e mezzi necessari.»