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Richiedenti asilo, Platis (FI): “Perché la Prefetta non risponde ai nostri quesiti?”

da | Mag 23, 2017 | | 0 commenti

Dopo la notizia dell’aumento del numero di richiedenti asilo che arriveranno nella Bassa, compreso Finale Emilia dove si ricorrerà all’affidamento diretto in mancanza della necessaria collaborazione del Comune, monta la protesta della politica.

“Ci sono domande che non trovano risposta. Perché?”,si interroga Antonio Platis, consigliere Provinciale e Capogruppo Forza Italia Area Nord.
“In tutti questi mesi quanti sono stati gli stranieri entrati nel sistema d’accoglienza ed usciti con lo status di richiedente asilo?
Vi è forse una strategia nel non volere dare agli amministratori gli strumenti per poter comprendere e, per quanto possibile, governare l’emergenza?”

In occasione del Consiglio Straordinario dell’Unione Area Nord, ricorda Platis, “abbiamo formulato al Prefetto dott.ssa Paba domande precise e non avendo avuto risposte abbiamo presentato con il collega Marco Caiumi in Provincia un’interrogazione dettagliata in merito. Sebbene Muzzarelli abbia preso carta e penna e chiesto al Prefetto di rispondere direttamente ai nostri quesiti, dal 24 febbraio non abbiamo avuto cenni. Oramai sono passati tre mesi quando l’Amministrazione ha 30 giorni per fornire i chiarimenti richiesti.

In tanti parlano di misteri, più o meno fitti, sulla gestione dei profughi e sull’attività delle cooperative e delle ONG. Per dissipare ogni dubbi il modo migliore – a mio avviso – è quello di essere trasparenti.

Chiediamo nuovamente e pubblicamente di avere riscontro dal Prefetto, dal Governo e dagli enti locali.

Di seguito i quattro quesiti presentati e mai evasi:

  • quanti siano i profughi richiedenti asilo inseriti fino ad oggi nei programmi di accoglienza, quanti ne siano usciti, per quanti siano stati riconosciuto lo status richiesto e quanti classificati di fatto come irregolari;
  • quanti siano attualmente i profughi presenti sul territorio provinciale e come siano distribuiti sul territorio provinciale e nei singoli comuni della provincia;
  • se tale distribuzione rispetti i coefficenti di riparto previsti dalle direttive nazionali;
  • quale sia la distribuzione prevista sul territorio provinciale rispetto ai 1560 profughi richiedenti asilo programmata dalla prefettura ed oggetto del bando per la gestione dell’accoglienza.

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