Si velocizza il percorso che vedrà spostati dal centro di Mirandola la stazione delle corriere e lo stadio di calcio. L’altra sera il Consiglio comunale ha votato l’atto che concretizza il progetto di sviluppo per quest’area a ridosso dei viali e la Giunta si spende anche in previsioni temporali. I primi cantieri potranno aprire già dal 2018.
Dalle opposizioni si parla di progetto non necessario, si spiega che lo stadio va bene dov’è, si paventa che dietro non ci sia altro che una mera speculazione edilizia. Insomma, l’addio allo stadio Lolli non è indolore, come spiega Marian Lugli di Forza Italia, che commenta:
“E’ impensabile e deludente che lo stadio venga smantellato dopo che vari presidenti, imprenditori e imprese hanno investito nel calcio mirandolese e in una struttura così importante. Ora se la vedono scomparire. Scompare anche, nel cuore della città di Mirandola, uno dei pochi monumenti che ci erano rimasti dopo il terremoto.
E’ una cosa obbrobriosa,. Abbiamo provato in consiglio comunale a cercare di non farlo votare e di rimandarlo ma il Comune ci ha detto di no. Abbiamo tentato di spiegare che ci sono tanti stadi che funzionano benissimo nelle città, ad esempio Modena, Sassuolo, Bologna, Ferrara. Ma “dobbiamo ragionare come città europea – hanno detto – dobbiamo fare all’esterno”. La gente è arrabbiata. Non è possibile smantellare uno dei pochi intrattenimenti rimasti nel cuore della città. Tolte le scuole, tolta la stazione dei bus, ora va via pure lo stadio. Tra un po’ toglieranno anche il listone, di questo passo”.
LEGGI ANCHE: VILLETTE, NEGOZI E UNO SPAZIO VERDE: ECCO COSA CI SARa’ AL POSTO DELLO STADIO LOLLI