E’ la strada di Finale Emilia più nota di Bassa e dintorni per due motivi. E’ spesso localizzato qui sotto, in questa località, un movimento tellurico che proviene dal sottosuolo. Ed è famigerata per lo stato in cui si trova il manto stradale, che ha provocato mal di pancia e marmitte e ammortizzatori rovinati a generazioni di modenesi.
Ma ora chi è costretto a percorrere ogni giorno per lavoro quel tratto travia Comunale Rovere e via Imperiale fa notare che la Fruttarola è sempre più un colabrodo. E soprattutto, che nessuno l’aggiusta più.
Ma ora chi è costretto a percorrere ogni giorno per lavoro quel tratto travia Comunale Rovere e via Imperiale fa notare che la Fruttarola è sempre più un colabrodo. E soprattutto, che nessuno l’aggiusta più.
Nei giorni scorsi ‘è stato un ritrovo informale con il Comune,che era stato richiesto dai residenti della zona e da chi ha i terreni lungo la via per l’impossibilità di percorrere la strada in tranquillità. “Come al solito – racconta chi c’era – purtroppo le risposte sono le solite. Mancano i fondi per sistemare le strade”. E’ infatti questo il leit moitv che ripetono a macchinetta i politici. La Provincia lo ha anche messo nero su bianco in un comunicato in risposta alle polemiche sulla sicurezze dopo che su via imperiale era morta una donna. “Non ci sono soldi per le strade della Bassa”, hanno spiegato, senza dilungarsi troppo a spiegare perchè, tra tanti, mancano proprio i soldi per le strade e proprio poi per quelle della Bassa, dove pure risulta che i cittadini continuino a pagare le tasse come prima.
Insomma, nessuno pare intenzionato a riparare la Fruttarola, e quindi le auto continueranno a rovinarsi, ma se deve passare un’ambulanza per dare soccorso a qualcuno come si fa?
Non che sia una strada poco importante, la Fruttarola: è una delle strade di accesso principali a Finale Emilia per chi proviene dal Mantovano. Ma ormai la gente che viene da Mantova, fa il giro per Massa Finalese oppure per Gavello Ferrarese allungando di parecchio la strada e le emissioni di inquinanti in atmosfera.
Insomma, dopo i limiti di velocità il destino di questa strada appare segnato: essere chiusa ai non residenti in attesa che l’ultimo lembo di asfalto si sbricioli, e rimanga lo sterrato.
Senza che nessuno protesti.
Senza che nessuno protesti.
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