Riceviamo e pubblichiamo dal sig. Massimo Neviani:
Gli aspetti negativi della nuova autostrada Modena-Sassuolo sono evidenti.
L’opera ha un costo spropositato di oltre 500 milioni di euro (1000 miliardi in vecchie lire) e quindi assorbirà tutte le risorse per le vere emergenze come la messa in sicurezza dei fiumi trascurata negli ultimi trent’anni.
La società Autostrade e l’Autobrennero dovrebbero invece finanziare l’ampliamento della cassa di espansione del Secchia necessario per la messa in sicurezza del raccordo tra autostrada del sole e del Brennero, snodo vitale dei trasporti in Italia.
Infatti grossi finanziamenti dei gestori delle autostrade per la sicurezza idraulica sono abituali in altre regioni come il Piemonte.
Con quest’opera si metterebbe sicurezza anche Modena e tutta la pianura a nord della via Emilia come evidenziato nello studio pubblicato da AIPO nel 2015 dove si parla di allargare la cassa di 8 milioni di metri cubi.
Ma i politici non trovando le risorse e hanno deciso di fare un mini ampliamento di 4 milioni di metri cubi insufficiente a garantire un livello di sicurezza minimo (la piena centenaria).
Inoltre una superstrada a 4 corsie per Sassuolo è stata completata da pochi anni ed è così vicina da essere indistinguibile su una carta geografica dalla nuova autostrada.
E’ difficile ascoltare chi sostiene la necessità di avere due strade affiancate con 8 corsie totali per collegare Modena a Sassuolo quando tutto il traffico dalla Germania è sopportato dall’autostrada del Brennero a 4 corsie.
Fare la scelta sbagliata significherà lasciare Modena e la pianura a rischio alluvione per prossimi 30 anni e un conseguente deprezzamento dei beni nella zona, se nessuno avrà il coraggio di chiedere il dovuto alle società autostradali perderemmo un’occasione irripetibile.
In copertina una foto d’archivio