Si svolgerà mercoledì 16 agosto a Carpi la manifestazione commemorativa del 73esimo anniversario dell’eccidio di piazza dei Martiri, che ricorda ogni anno quanto avvenne nel 1944, con l’uccisione da parte dei fascisti di 16 persone. Tra le vittime, anche i partigiani Remo Brunatti di Mirandola ed Enzo Bulgarelli di San Felice sul Panaro
Dopo la deposizione di una corona di fiori alle ore 9.30 al cippo dei caduti di via Guastalla il ritrovo delle autorità, dei familiari dei caduti e dei cittadini è fissato davanti al Municipio alle ore 10: sarà poi posata una corona sulla lapide posta in piazza dei Martiri a ricordo dell’eccidio. La cerimonia verrà chiusa alle ore 10.30 dal discorso commemorativo del Sindaco Alberto Bellelli. La manifestazione è promossa dal Comune in collaborazione con il Comitato cittadino per la memoria e sarà accompagnata dalle note musicali della Corpo Bandistico Città di Carpi.
L’eccidio del 16 agosto 1944, alla memoria delle vittime del quale è stata poi intitolata la piazza principale della città, venne compiuto dai fascisti per rappresaglia a seguito all’uccisione, da parte dei partigiani, del console della milizia Filiberto Nannini. Furono rastrellate un centinaio di persone tra Carpi, Migliarina e Rio Saliceto. Sedici di questi ostaggi, scelti casualmente, vennero portati all’imbrunire nella piazza cittadina e, fatti scendere dagli autocarri e allineati su due file, fucilati da giovani delle Brigate nere.
Le vittime, tratto da Atlante stragi nazifasciste
Elenco delle vittime decedute
1. Arturo Aguzzoli: nato a Carpi il 7 dicembre 1914, figlio di Ivano e Dirce Vezzani, residente nella
frazione di Fossoli, operaio, partigiano. Il 1 marzo 1944 entra nella Brigata “Dimes” con il nome di
battaglia “Primo” e opera nel III settore delle SAP modenesi. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la
mattina del 16 agosto 1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia
della RSI Filiberto Nannini, viene rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre
si svolgono i funerali del noto esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza
Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata.
Arturo Aguzzoli è una delle vittime di questa rappresaglia.
2. Augusto Artioli: nato a Fossoli di Carpi il 27 maggio 1883, figlio di Pietro e Caterina Luppi, residente
a Fossoli, partigiano. Nonostante l’età piuttosto avanzata, il 1 aprile 1944 entra della Brigata
“Dimes” con il nome di battaglia “Giusto” e agisce nel III settore delle SAP modenesi. Fra il tardo
pomeriggio del 15 e la mattina del 16 agosto 1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del
Console della Milizia della RSI Filiberto Nannini, viene rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata
del 16 agosto, mentre si svolgono i funerali del noto esponente repubblicano, la Brigata Nera
conduce sulla Piazza Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma di
Nannini viene tumulata. Augusto Artioli è una delle vittime di questa rappresaglia.
3. Aldo Biagini: nato a Rio Saliceto (RE) nel 1912. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la mattina del 16
agosto 1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia della RSI Filiberto
Nannini, viene rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre si svolgono i
funerali del noto esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza Maggiore sedici
ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata. Aldo Biagini è una
delle vittime di questa rappresaglia.
4. Agostino Braghiroli: nato a Carpi il 23 settembre 1902, impiegato. Fra il tardo pomeriggio del 15 e
la mattina del 16 agosto 1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia
della RSI Filiberto Nannini, viene rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre
si svolgono i funerali del noto esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza
Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata.
Agostino Braghiroli è una delle vittime di questa rappresaglia.
5. Remo Brunatti: nato a Mirandola il 19 gennaio 1908, figlio di Giovanni e Leonilde Costa, residente a
Mirandola, partigiano. Secondo la documentazione conservata presso la sezione modenese
dell’ANPI, aderisce alla Lotta di Liberazione fin dall’8 settembre 1943; nei mesi successivi entra nella
nella 14ª Brigata “Remo” e sceglie il nome di battaglia “Bruni”. L’esperienza della lotta e le capacità
di coordinamento contribuirono a renderlo responsabile militare della Zona di Mirandola. Arrestato
dalla Brigata Nera di Mirandola, viene riconosciuto e finisce in carcere come ostaggio da uccidere in
occasione di una rappresaglia importante. Nella serata del 16 agosto, mentre si svolgono i funerali
del Console della Milizia della RSI Filiberto Nannini, la Brigata Nera conduce sulla Piazza Maggiore
sedici prigionieri e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma del noto esponente repubblicano
viene tumulata. Remo Brunatti è una delle vittime di questa rappresaglia.
6. Enzo Bulgarelli: nato a San Felice sul Panaro (MO) il 30 settembre 1916, figlio di Giuseppe e Ines
Malavasi, residente a San Felice sul Panaro, impiegato, partigiano. L’impegno della famiglia gli
offre la possibilità di frequentare il ginnasio privato. Fra l’11 e il 26 giugno 1940 partecipa alle
operazioni di guerra sul fronte francese come radio-telegrafista e caporalmaggiore del 34°
Reggimento di Fanteria. Dopo tre anni di guerra e una qualifica di sergente, sfrutta l’armistizio per
dimostrare il rifiuto del fascismo e contribuisce a organizzare i primi nuclei antifascisti di San Felice.
Il 20 ottobre 1943 entra nella Brigata “Remo” con il nome di battaglia “Franco”. Cattolico, diventa
un animatore e un capo squadra dei partigiani democratico-cristiani. Fra il tardo pomeriggio del 15
e la mattina del 16 agosto 1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia
della RSI Filiberto Nannini, viene rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre
si svolgono i funerali del noto esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza
Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata.
Enzo Bulgarelli è una delle vittime di questa rappresaglia.
7. Dino Corradi: nato a Carpi il 15 agosto 1903, figlio di Onesto, residente nella frazione di Fossoli,
operaio, partigiano. Il 1 maggio 1944 entra nella Brigata “Dimes” con il nome di battaglia
“Maurizio”. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la mattina del 16 agosto 1944, nelle ore convulse che
seguono l’uccisione del Console della Milizia della RSI Filiberto Nannini, viene rastrellato dai fascisti
di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre si svolgono i funerali del noto esponente repubblicano,
la Brigata Nera conduce sulla Piazza Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui
la salma di Nannini viene tumulata. Dino Corradi è una delle vittime di questa rappresaglia.
8. Martino Del Bue: nato a Rio Saliceto (RE) nel 1896 ed ivi residente. Fra il tardo pomeriggio del 15 e
la mattina del 16 agosto 1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia
della RSI Filiberto Nannini, viene rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre
si svolgono i funerali del noto esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza
Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata.
Martino Del Bue è una delle vittime di questa rappresaglia.
9. Umberto De Pietri: nato a Carpi il 20 febbraio 1918, residente nella frazione di Fossoli, operaio,
partigiano della Brigata “Dimes”. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la mattina del 16 agosto 1944,
nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia della RSI Filiberto Nannini, viene
rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre si svolgono i funerali del noto
esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle
20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata. Umberto De Pietri è una delle vittime di
questa rappresaglia.
10. Fernando Grisanti: nato a Milano nel 1920 e residente a Milano, probabilmente sfollato nel
carpigiano. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la mattina del 16 agosto 1944, nelle ore convulse che
seguono l’uccisione del Console della Milizia della RSI Filiberto Nannini, viene rastrellato dai fascisti
di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre si svolgono i funerali del noto esponente repubblicano,
la Brigata Nera conduce sulla Piazza Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui
la salma di Nannini viene tumulata. Fernando Grisanti è una delle vittime di questa rappresaglia.
11. Costantino Iotti: nato a Rio Saliceto (RE) nel 1926. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la mattina del 16
agosto 1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia della RSI Filiberto
Nannini, viene rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre si svolgono i
funerali del noto esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza Maggiore sedici
ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata. Costantino Iotti è
una delle vittime di questa rappresaglia.
12. Walter Lusvardi: nato a Budrione di Carpi (MO) il 21 marzo 1914, figlio di Primo e Leontina Didi,
residente nella frazione di Migliarina, operaio, partigiano. Il 19 ottobre 1943 entra nella Brigata
“Dimes” con il nome di battaglia “Nando”. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la mattina del 16 agosto
1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia della RSI Filiberto Nannini,
Edmondo Lusvardi – fratello di Walter – viene rastrellato dai fascisti di Carpi insieme al padre e ad
altri parenti; il trentenne Walter si consegna per liberare il congiunto, padre di sei figli, e per salvare
la famiglia da un dramma insostenibile. Nella serata del 16 agosto, mentre si svolgono i funerali del
noto esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza Maggiore sedici ostaggi e li
fucila alle 20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata. Walter Lusvardi è una delle
vittime di questa rappresaglia.
13. Pierino Rabitti: nato a Rio Saliceto (RE) nel 1925 ed ivi residente. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la
mattina del 16 agosto 1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia
della RSI Filiberto Nannini, viene rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre
si svolgono i funerali del noto esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza
Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata.
Pierino Rabitti è una delle vittime di questa rappresaglia.
14. Fermo Rossi: nato a Rio Saliceto (RE) nel 1920 ed ivi residente. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la
mattina del 16 agosto 1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia
della RSI Filiberto Nannini, viene rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre
si svolgono i funerali del noto esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza
Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata.
Enzo Bulgarelli è una delle vittime di questa rappresaglia.
15. Avio Storchi: residente a Rio Saliceto (RE), di anni 26. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la mattina del
16 agosto 1944, nelle ore convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia della RSI
Filiberto Nannini, viene rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre si
svolgono i funerali del noto esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza Maggiore
sedici ostaggi e li fucila alle 20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata. Enzo
Bulgarelli è una delle vittime di questa rappresaglia.
16. Giuseppe Zanotti: nato a Fossoli (Carpi, MO) il 9 febbraio 1924, figlio di Claudio e Barbarina Guttini,
residente a Carpi, operaio, partigiano. Il 10 maggio 1944 entra nella Brigata “Dimes” con il nome di
battaglia “Morte”. Fra il tardo pomeriggio del 15 e la mattina del 16 agosto 1944, nelle ore
convulse che seguono l’uccisione del Console della Milizia della RSI Filiberto Nannini, viene
rastrellato dai fascisti di Carpi. Nella serata del 16 agosto, mentre si svolgono i funerali del noto
esponente repubblicano, la Brigata Nera conduce sulla Piazza Maggiore sedici ostaggi e li fucila alle
20, nel momento in cui la salma di Nannini viene tumulata. Enzo Bulgarelli è una delle vittime di
questa rappresaglia.