I giudici della Corte d’appello di Bologna hanno confermato la condanna a due anni e quattro mesi di reclusione Giulio Gerrini, all’epoca dei fatti responsabile dell’Ufficio Lavori Pubblici del Comune di Finale Emilia e accusato di abuso d’ufficio continuato in merito ai lavori post-sisma nel processo Aemilia.
La conferma fa parte delle decisioni che i giudici hanno preso martedì 12 settembre nei confronti dei 60 imputati nella tranche del processo Aemilia svoltosi con rito abbreviato.
Le sentenze di primo grado sono state sostanzialmente confermate, con alcuni piccoli ritocchi, mentre la novità è la condanna a quattro anni per il consigliere comunale di Reggio Emilia Giuseppe Pagliani.
Per Pagliani, oltre alla condanna, i giudici hanno stabilito cinque anni di interdizione dai pubblici uffici e il pagamento delle spese processuali di entrambi i gradi di giudizio, mentre sul fronte dei risarcimenti alle parti civili sono confermati, fa sapere l’avvocato Alessandro Gamberini, i 600.000 euro per la Regione Emilia-Romagna.
Tra le modifiche, è stata dimezzata la pena nei confronti del collaboratore di giustizia Giuseppe Giglio, che in primo grado era stato condannato a 12 anni e sei mesi, ora scesi a sei anni, mentre viene confermata la prescrizione per l’esponente parmense di Forza Italia Giovanni Paolo Bernini, accusato di corruzione elettorale.
In copertina una foto di repertorio.