Riprende fiato il settore delle costruzioni, che più degli altri ha risentito dei contraccolpi della crisi. È questa l’indicazione che emerge dall’indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.
L’andamento congiunturale oscillante dell’industria delle costruzioni emiliano-romagnola negli ultimi 12 mesi ha condotto a una inversione di tendenza in positivo. Nel secondo trimestre 2017 infatti, il volume d’affari a prezzi correnti è aumentato dello 0,7 per cento rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Si conferma la correlazione positiva tra dimensione d’impresa e andamento del volume d’affari che risulta pari a -0,3 per cento per le piccole imprese, a +0,9 per cento per le e medie e decisamente positivo per le grandi dove raggiunge il +3,0 per cento).
A fine giugno, le imprese attive nelle costruzioni erano 66.425, quindi 1.163 in meno (-1,7 per cento) rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La riduzione è più rapida tra le imprese operanti nella costruzione di edifici (-543 unità, -3,2 per cento), ma più ampia per quelle attive nei lavori di costruzione specializzati (-588 unità, -1,2 per cento). La diminuzione è determinata soprattutto dalle ditte individuali(979 unità, -2,1 per cento), ma la tendenza negativa è più forte per le società di persone (-4,9 per cento, -364 unità). Queste risentono negativamente dell’attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, che determina l’aumento delle società di capitali (+1,7 per cento).