“Una “Ruspa” senza volante e senza benzina” così il Movimento 5 Stelle definisce la situazione poliica in cui si trova l amaggioranza di centrodestra di Finale Emilia sul tema profughi. “Una situazione ridicola, come avevamo già sottolineato precedentemente il territorio di Finale Emilia grazie alla crisi economico-politica e al sisma del 2012 non doveva ritornare ad essere ricompreso tra i comuni per l’accoglienza per i troppi problemi a tutt’oggi esistenti” osserva in un anota il Movimento finalese, “ma il non partecipare agli incontri istituzionali ha isolato Finale Emilia e fatto accettare supinamente le decisioni che venivano prese senza possibilità di gestire ed indicare le criticità del nostro territorio, ne programmare meglio le azioni successive. In questi giorni Sindaco e Presidente del Consiglio girano il web e le piazze lamentandosi di non essere stati avvisati dell’arrivo di queste persone nel nostro comune, gli stessi che fino a qualche mese fa gonfiavano il petto, vantandosi della loro decisione di non presentarsi più alle riunioni con la Prefettura sul tema”.
“Come si fa – si chiedono i pentastellati – a piangere considerazione dopo essere stati i primi ad abbandonare i tavoli decisori? Dove sta la credibilità politica di queste persone? E soprattutto, perché se il Sindaco è veramente così contrario all’arrivo dei richiedenti asilo ha deciso di lasciare i tavoli decisori delegando di fatto potere ad altri invece di andare là su quei tavoli a difendere con le unghie la propria posizione?
Già altre volte avevamo definito questa amministrazione Bipolare, che parla in un modo ed agisce in un altro. Ma nelle ultime settimane il quadro è diventato via via più preoccupante.
Prima sul tema discarica, il Sindaco si dice pronto a ricorrere ad ogni via per evitare l’ampliamento della discarica, poi fa bocciare alla sua maggioranza una mozione presentata dal Movimento 5 Stelle che lo impegnava ad andare in questa direzione
Poi sulla tariffa della raccolta rifiuti, prima la maggioranza, senza opporsi minimamente, avvalla il piano economico Geovest che aumenta del 14% il costo della TARI. Dopo per crearsi l’alibi all’aumento della tariffa il gruppo leghista propone di abbandonare la Geovest, e alla fine – quando è ora di votare in Consiglio Comunale la loro stessa proposta – ripiegano cancellando di fatto la proposta come se nulla fosse.
Ora questo. Sembra che si viva in un limbo, che ogni decisione sia presa non per dare una sterzata in un senso o nell’altro, ma semplicemente per crearsi un alibi di fronte ai cittadini, pronto, da usare al bisogno per giustificare promesse elettorali tradite, buttate, volutamente ignorate”.
Questa politica dello slogan fine a se stesso, senza un’idea e senza la voglia di andare in una direzione, che confonde ed unisce la destra alla sinistra e le rende esattamente la stessa cosa. E’ necessaria – chiude la nota del Movimento – una svolta vera per il bene di Finale. Una svolta fatta di decisioni e di azioni concrete e non di slogan poiché questo modo di far politica è vecchio e ci ha condotto nella pessima situazione in cui ci troviamo ora”