L’osservatorio civico Ora tocca a noi ha depositato al Comune di Finale Emilia le prime diffide al sindaco Sandro Palazzi “in seguito – si legge in una nota – al recente ennesimo grave incendio accaduto ad Enel Green Power”.
La raccolta delle firme dei cittadini per la diffida continuerà anche nei prossimi giorni.
“Questa – spiega l’Osservatorio – è una prima iniziativa che vuole stigmatizzare la grave situazione ambientale in cui si trova il territorio di Finale Emilia e richiamare il Sindaco ai suoi doveri, sin qui completamente disattesi, di primo responsabile della salute pubblica”.
Questo il testo dell’Osservatorio:
SI DIFFIDA
Il Sig. Sandro Palazzi, nella sua veste di Sindaco del Comune di Finale Emilia, a porre in essere ed esercitare tutti i poteri a lui riconosciuti dalla Legge e alla sua funzione pubblica, affinché venga degnamente tutelata, garantita e preservata la salute dei cittadini, la qualità della vita e l’ambiente, secondo il più ampio significato che la stessa Costituzione della Repubblica italiana riconosce a questi diritti e valori come inviolabili e fondamentali. Ciò comporta precise responsabilità riguardo alle decisioni che Lei prenderà direttamente anche attraverso gli organi istituzionali, in maniera collegiale. Il territorio del Comune di Finale Emilia è caratterizzato da una forte concentrazione di impianti impattanti che incidono e possono gravemente compromettere la salute pubblica, l’ambiente e la qualità della vita. In particolare, si segnala la presenza attiva, di impianti di combustione a biomasse, a biogas e di compostaggio, un’importante area adibita a discariche ed un consistente polo ceramico. A questi si potrebbero aggiungere altre opere di notevole impatto ambientale legate alla rete autostradale meglio conosciuta come Cispadana. Non si vuole frenare il progresso né tanto meno l’iniziativa privata, ma, al contempo, si pretende che venga sempre salvaguardata, garantita e tutelata la salute pubblica, l’ambiente e la qualità della vita. Troppo facilmente vengono concesse autorizzazioni, licenze e concessioni senza un approfondito esame dei requisiti oggettivi e soggettivi legati all’opera che si intende porre in essere, poichè nessuno si è mai posto il problema di valutare l’accumulo complessivo dei singoli impatti. Negli ultimi anni si sono verificati gravi incidenti, sia presso l’impianto di Enel Green Power, sia presso l’impianto di Ecobloks, come ad esempio quelli del 18/07/16 e del 26/07/2016, episodi eclatanti che si sommano alle molteplici situazioni quotidiane di sgradevoli e di insopportabili impatti odorigeni, puntualmente riscontrati dalla popolazione sempre più esasperata. È dunque necessario che Lei, in qualità di Sindaco si adoperi con tutti i mezzi che la legge mette a Sua disposizione per la migliore tutela della salute dei cittadini, affinché, anche avvalendosi delle facoltà riconosciute dalla L.241/1990 art.14bis, comma 3-bis e art. 14 quater, vengano rispettate le autorizzazioni, siano monitorate continuamente le emissioni e sia applicata la migliore tecnologia per l’abbattimento degli agenti inquinanti ed in ogni caso, per garantire la qualità della vita delle persone e degli animali nel rispetto dell’ambiente. Il diritto alla salute dei cittadini è una condizione inalienabile e indisponibile da parte degli stessi amministratori pubblici e nessuna considerazione di tipo politico od economico deve indurre il Sindaco in carica a metterla in secondo piano.
Io, quindi, la diffido a porre in essere quanto istituzionalmente è obbligato a fare per garantire e per tutelare la mia salute e quella di tutte le persone che vivono o transitano in questo territorio. Qualora si verificassero danni alla mia salute o a quella dei miei familiari, riconducibili ai fatti sopra esposti, La riterrò direttamente e personalmente responsabile. Pretendo che prenda in considerazione e in esame tutte le soluzioni progettuali possibili per un minor impatto ambientale sul territorio comunale, per garantire e per tutelare la salute dei cittadini e per permettere una sana e dignitosa qualità della vita.