Una nuova autostrada per la Val Padana? Tutta d’acqua: sarà il Po. Mentre si attende ancora la rrealizzazione di infrastrutture di cui si parla da decenni, come la Cispadana, la Regione Emilia-Romagna ora punta su qualcosa di già esistente, il Grande Fiume dove si potranno far transotare cari e carichi di merci.
A dirlo è l’assessore regionale ai Trasporti, Raffaele Donini, rispondendo 12 in Assemblea legislativa all’interpellanza di Tommaso Foti (Fdi). “E’ tempo di una discussione puntuale su questo tema”, sostiene Donini, che assicura “la disponibilità dell’Emilia-Romagna ad andare fino in fondo” sull’idea di rendere il Po un’autostrada naturale, “sia col Governo sia con le altre Regioni” che hanno competenza sul fiume (Piemonte, Lombardia e Veneto).
Del resto, ricorda l’assessore, il sistema idroviario padano-veneto è già stato riconosciuto dalla Ue come corridoio europeo. Dunque, “non è il caso di abbandonarci a battute o caricature provinciali- avverte Donini con l’agenzia Dire– perché è già un tema politico” a livello comunitario. L’Emilia-Romagna è già “una regione virtuosa” dal punto di vista del trasporto merci su ferro, sottolinea ancora l’assessore. Nel 2015 sono state 18 milioni le tonnellate trasportate non su strada, il che significa “circa 720.000 camion in meno.
Ma la geografia ci impone di considerare anche la navigabilità del Po” per il trasporto merci, afferma Donini, quota che “oggi è irrisoria”. Dunque, ribadisce l’assessore, “siamo determinati ad andare fino in fondo per verificare questa opportunità insieme alle altre Regioni e al Governo”.