Tutti a lezione di prevenzione e sicurezza idraulica, per imparare a fronteggiare il rischio alluvioni e mareggiate. È il “cuore” di tre workshop in programma il 14 ottobre, e nei due sabati successivi (21 e 28 ottobre) in altrettante località dell’Emilia-Romagna, con l’obiettivo di coinvolgere i residenti in aree a rischio in un percorso verso una maggiore capacità di adattamento e di risposta efficace ai rischi del mutamento climatico, con l’aiuto e le indicazioni degli esperti e dei volontari della Protezione civile.
Lido di Savio (Ra), Poggio Renatico (Fe) e quattro Comuni della Valle del Santerno Lugo e Sant’Agata sul Santerno nel ravennate, Imola e Mordano nel bolognese sono le località scelte come test perché esposte rispettivamente al rischio di ingressione marina (oltre che agli straripamenti del Savio), al pericolo di esondazione del fiume Reno e alla potenziale fuoriuscita delle acque del Santerno.
Entra così nel vivo il progetto europeo Life Primes, di cui l’Agenzia regionale per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile sono capofila, chiamando a raccolta cittadini, amministratori pubblici e esponenti della società civile di tre aree pilota dell’Emilia-Romagna per elaborare insieme i cosiddetti “Piani locali di adattamento civico”.
“La prevenzione, al centro della strategia della Regione Emilia-Romagna, significa investimenti per la sicurezza dei territori- afferma l’assessore regionale ad Ambiente e Protezione civile, Paola Gazzolo-, ma anche diffusione di conoscenze del rischio nella popolazione. Sono queste le premesse per creare comunità resilienti, in grado di fronteggiare anche le calamità naturali. I percorsi partecipati, come il progetto Life Primes, sono quindi importanti per aumentare la consapevolezza e per fornire strumenti utili a tutti i cittadini”.
Gli appuntamenti
I workshop sono previsti il 14 ottobre a Lido di Savio (Hotel Bahamas, orario: 14.30-17.30), sabato 21 ottobre a Poggio Renatico (presso la scuola media cittadina, orario 10-13); sabato 28 ottobre a Lugo (Sala del Carmine del Comune, orario 9.30-13). L’obiettivo dei tre incontri è quello di avviare un processo di gestione del rischio idrologico e costiero attraverso il coinvolgimento dei cittadini, migliorando così la loro capacità di adattamento e riducendo la vulnerabilità al cambiamento climatico.
Sempre nell’ambito del progetto “Life Primes” si svolgeranno poi sabato 18 novembre due esercitazioni in contemporanea ad Imola (località San Prospero) e a Sant’Agata sul Santerno. I sindaci delle due cittadine, insieme ai referenti del sistema di protezione civile, riceveranno un messaggio di allerta rossa per criticità idraulica sul proprio cellulare che avvisa del superamento delle soglie pluviometriche ed idrometriche del fiume Santerno. Scatteranno allora le misure di evacuazione di alcune famiglie residenti sulle rive del fiume a Imola e l’allontanamento di una ottantina di alunni della scuola media di Sant’Agata. Meteo permettendo, i volontari delle associazioni locali coinvolgeranno infine gli interessati in alcune esercitazioni pratiche per l’irrobustimento degli argini, dall’insacchettamento della sabbia alla costruzione di coronelle.
Life Primes
Il progetto europeo Life “Primes” è dedicato ai temi della prevenzione e dell’informazione sul rischio alluvioni. Oltre all’Agenzia per la Sicurezza territoriale e la Protezione civile il progetto coinvolge anche Arpae Emilia-Romagna, la direzione regionale Cura del Territorio, le Regioni Marche e Abruzzo e l’Università Politecnica delle Marche. Obiettivo è ridurre i danni causati al territorio e alla popolazione da eventi come piene, alluvioni e mareggiate dovuti a fenomeni meteorologici intensi sempre più frequenti. Con “Life Primes” si mira a potenziare i sistemi di allertamento nelle tre regioni partner, attraverso lo sviluppo di procedure e sistemi informativi omogenei e integrati a livello interregionale, la definizione di scenari di rischio e la realizzazione di uno spazio web condiviso con le comunità locali.