Salvo il Punto Nascita di Mirandola? Solo fino al 2019. E’ quello che c’è scritto, nero su bianco, sui documenti ufficiali del Ministero della Salute, in cui si spiega che sì, per il momento non è prevista la chiusura dei quel raparto del Santa Maria Bianca, ma solo per ora e perchè siamo una zona terremotata. E’ una “deroga temporanea”. Tra due anni, nel 2019, se ne riparlerà.
Anche perchè nel frattempo bisognerà fare tante cose affinchè i bambini possano continuare a nascere a Mirandola. Le prescrizioni del Ministero sono chiarissime. La Regione, scrivono dal Ministero, dovrà predisporre un progetto che garantisca la fidelizzazione delle donne e che qui avvengano almeno 500 parti l’anno. Deve grantire un servizio, tecnicamente parlando, di primo livello, e il passaggio più importante, però, è quello del dover garantire la presenza 24 ore su 24 di anestesista, ginecoloco, pediatra e ostetriche, cosa che oggi non avviene. Abbiamo chiesto all’Ausl e alla Regione se si stanno muovendo in questo senso, appena avremo risposta la pubblicheremo.
Intanto sulla questione si muove il Comitato Salviamo l’Ospedale della Bassa. Il suo leader, Ubaldo Chiarotti, ha protocollato in Comune a Mirandola una missiva rivolta a tutti i consiglieri cmunali in cui rammenta che a Mirandola le nascite prima del terremoto 2012 stazionavano mediamente tra le seicento e settecento e che era attiva la Pediatria, “per cui – ipotizza Chiarotti – molto probabilmente la sua chiusura è la causa principale di questa fuga da Mirandola di circa 200 – 250 mamme”.
Il Comitato rammenta inoltre che “fra due anni si saranno tenute tutte le elezioni, Politiche, Europee e Amministrative; inoltre in questo periodo sarà portata a termine la Nuova Cllnica Materno-lnfantile di 4/5 piani al Policlinico di Modena. L’attuale situazione del Punto Nascita come enfatizzato dall’Indicatore, se da un lato tranquillizza per la fine legislatura l’attuale maggioranza, lascia però una enorme criticità nelle mani del prossimo Sindaco e del prossimo Cons. Com., nonché del Consiglio UCMAN”.
Auspica pertanto un forte spirito di collaborazione tra tutti i consiglieri di Mirandola e dell’UCMAN al fine di riattivare la Pediatria H24 sperando che questo serva a far rientrare le future mamme a Mirandola. Auspica inoltre che si possa attivare un confronto tra i consiglieri del Frignano e quelli dell’UCMAN per poter far fronte comune nelle decisioni del CTSS, in funzione di una più equa distribuzione dei servizi sanitari nel lunghissimo territorio della nostra provincia di Modena, magari rivedendo le aree di influenza dei vari Distretti Sanitari, al fine di garantire anche alle mamme del Frignano di poter tornare a partorire nel loro Ospedale di Pavullo.
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