La provincia di Modena è seconda con il 13,5% per il numero di domande presentate per ottenere i contributi previsti dal bando Por Fesr della Regione rivolto ai liberi professionisti per investire in progetti di innovazione e digitalizzazione della propria attività. Guida la classifica Bologna con circa il 30% e terza Reggio Emilia con il 13%.
I 200 nuovi progetti si aggiungono ai 174 già finanziati quest’anno (il 90% delle richieste presentate) per un ammontare di 2 milioni (nel biennio, 4 milioni e 350 mila euro) stanziati dalla Regione: è l’esito della seconda finestra del bando Por Fesr 2014-2020, Programma operativo del Fondo europeo di sviluppo regionale della Regione Emilia-Romagna.
Delle richieste per il 2018, il 65% delle 200 domande pervenute proviene da professionisti in forma singola, mentre il restante 35% da associazioni o società. Quattro progetti su dieci sono stati presentati da donne e giovani professionisti. Oltre sei domande su dieci riguardano l’acquisto di brevetti, licenze software e servizi applicativi, seguiti da interventi accessori, anche di carattere edilizio. Per quanto riguarda gli interventi relativi al 2017, le graduatorie sono online sul sito www.regione.emilia-romagna.it/ fesr.
L’importo del contributo per ciascun progetto ammesso a finanziamento non supererà i 25mila euro, finanziando fino al 40% della spesa ammissibile (45% se legato a nuova occupazione o presentato da donne e giovani).
“L’alta adesione dei liberi professionisti a questa opportunità conferma– ha commenta Palma Costi, assessora regionale alle Attività produttive- l’attenzione di una parte importante del tessuto economico della nostra regione verso l’innovazione e la digitalizzazione, intese come leva di maggiore competitività e crescita occupazionale. Lo stanziamento di 2 milioni di euro sul 2018 è mirato a dare continuità a questo impegno e va ad aggiungersi ai finanziamenti per quest’anno di 2 milioni e 350mila euro”.
La misura è finalizzata a sostenere investimenti in nuove tecnologie (anche informatiche), innovazioni di processo per favorire lo sviluppo delle attività libero professionali e il loro riposizionamento a seguito dei mutamenti del mercato. L’obiettivo è anche quello di facilitare l’attività professionale rispetto i processi di efficientamento della Pubblica amministrazione.