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Il giudice sull’omicidio di Finale: “I ragazzi mentono. E c’è pericolo di fuga”

da | Ott 28, 2017 | Finale Emilia | 0 commenti

Omicidio di Finale Emilia. “I tre ragazzi mentono. E c’è pericolo di fuga”. Sono le motivazioni con cui il giudice per le indagini preliminari avrebbe argomentato la sua decisione di convalidare il fermo di Ayoub Lamsid, 19 anni,  Hamza Driouch, 19 anni e di Samir Rida, 21 anni e prevedere che restino ancora in carcere con l’accusa di omicidio e rapina aggravata per la morte di Mirella Ansaloni.

Secondo le ricostruzioni giornalistiche sul dispositivo che riguarda i tre ragazzi, il branco non avrebbe lasciato nulla al caso. Entrati con l’idea di arraffare più soldi e gioielli possibili, non avrebbero escluso l’uso della violenza, nessuno di essi. Perchè non sono vere, secondo le valutazioni del giudice, le ricostruzioni fatte dai due che hanno ammesso la rapina scansando ogni responsabilità sull’assassinio, mentre il terzo ha scelto di tacere. Tutti e tre, per il gip, sono responsabili della morte della povera pensionata, e quel che è accaduto esattamente lo può ricostruire solo un processo. A contestare le ricostruzioni dei due ragazzi che hanno parlato, anzitutto la logica: come può Hamza aver lasciato la camera della signora perfettamente in ordine se davvero dopo aver sentito il tonfo del corpo che cadeva al piano inferiore se n’è andato in tutta fretta spaventato? E come può mai Ayoub essere credibile quando  – lo rivelano le intercettazioni – ha provato a mettere in mezzo il fratellino minorenne, spiegandogli che in quanto tale lui non avrebbe corso il rischio di andare in carcere?

 

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