Mirandola, parla il lanciatore del cestino: “Per me nessuna punizione”. La madre: “Nessun progetto mirato dalla scuola”. Dopo che la televisione ei grandi giornali nazionali sono andati a nozze con la storia del cestino della spazzatura scagliato contro la professoressa di Mirandola, oggi è il giorno in cui c’è chi sceglie di dare voce al protagonista della riprovevole violenta vicenda, intervistato in televisione, e a sua madre che parla su un quotidiano.
Il ragazzo, 15enne che frequenta il primo anno del corso professionale dell’istituto Galilei di Mirandola racconta alla troupe di Mattino 5 che lo ha intercettato in piazza a Mirandola l’altra sera la sua versione dei fatti, chiedendo scusa per l’accaduto: “Tutti fanno casino – racconta – Io non volevo colpire con il cestino la prof, ma un mio compagno di classe. Chiedo scusa”. Aggiunge, per spiegare il contesto, che in classe sono una ventina di studenti, tutti maschi, in maggior parte stranieri, e che se per quanto riguarda la scuola si aspetta la bocciatura, finora in famiglia non ha avuto nessuna punizione per l’accaduto.
La voce alla famiglia la dà Il Resto del Carlino, che intervista la mamma dello studente. La signora racconta che in famiglia il momento è difficile perchè è in corso la separazione dal marito, che “a casa è un ragazzo buono, aperto al dialogo, ma fuori è un mezzo delinquente”, aggiungendo che nel giorno del suo compleanno, mentre lei lo aspettava a casa con la torta e i regali, quello se ne sarebbe andato a fare una rapina in un supermercato. “La scuola e i servizi sociali stanno facendo un percorso rieducativo oltre che ‘punitivo’?, chiede la giornalista. “Magari risponde la madre – Dopo la sospensione di due settimane per altri episodi commessi a scuola, misura che sarà replicata a breve dopo il lancio del cestino, finora non sono stata messa al corrente di progetti mirati. Non so più cosa fare: ho bussato a tutte le porte, maresciallo compreso, per chiedere aiuto, ma finora non è cambiato nulla”.
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