Fine: è fallimento per la Fratelli Baraldi. Con sentenza numero 146/2017 Il Tribunale di Modena ha dichiarato fallita la Fratelli Baraldi costruzioni di San Prospero, gloriosa azienda edile della Bassa che nei tempi d’oro ha dato lavoro a centinaia di persone.
Come è potuto accadere proprio nel bel mezzo della ricostruzione post sisma in cui c’è tanto bisogno di aziende edili e gli appalti non mancano?
La sentenza del Tribunale Fallimentare
La sentenza depositata il 3 novembre scorso ha confermato come secondo i giudici sia impossibile salvare l’azienda, cosa che era nell’aria già a giugno, quando la Fratelli Baraldi non venne ammessa al concordato preventivo in continuità, una situazione in cui l’impresa può continuare a lavorare rinegoziando i suoi debiti. A dire no a questa ipotesi che avrebbe dato respiro al colosso di San Prospero era stata una delle banche creditrici, che non voleva fare sconti sui debiti che l’azienda aveva contratto. Tanto è bastato per far saltare a gambe all’aria l’impresa edile.
Come si è arrivati a questa situazione
La Fratelli Baraldi dei tempi d’oro dava lavoro a più di 200 persone. Gestita dai 7 fratelli Baraldi di San Prospero, realizzava cantieri in tutta Italia e macinava guadagni che hanno permesso di costituire un patrimonio di mezzi e risorse che ancora oggi è a disposizione.
Ma a inizio anni 2000 la crisi del settore edilizia cominicia a picchiare duro anche qui.
Arriva il terremoto nel 2012, e la Baraldi è tra le prime aziende a mettersi al lavoro – gratuitamente – per liberare la Bassa dalle macerie. Poi, la tegola: la Fratelli Baraldi viene esclusa dalla Withe List, la lista delle aziende “pulite” che possono ottenere gli appalti pubblici della ricostruzione. La decisione della Prefettura, tra le altre cose, è legata alla presenza come consulente dell’azienda di un ingegnere che lavorava anche in Liguria per un’azienda sotto inchiesta per corruzione e sospetti legami con la mafia.
Ci vorrà un anno, l’azzeramento dei vertici e l’allontamento del collaboratore, per far rientrare la Fratelli Baraldi nella white list. Ma tra danno di immagine e tempo perso, molti appalti sono andati ad altre aziende.
La Fratelli Baraldi comunque può ripartire coi lavori pubblici e lo fa con sprint dal 2013. Passano gli anni, si completa il lavoro ma momento di ricevere i pagamenti dalla Regione ci sono ritardi su ritardi e i milioni attesi non arrivano. Un’altra mazzata proprio mentre le banche stanno col fiato sul collo.
Cosa resta adesso della Fratelli Baraldi
Mentre tutto precipitava è stata creata la Global Costruzioni, che ha preso in affitto la Baraldi, ne ha assunto i 60 dipendenti rimasti, tra cui alcuni membri della famiglia, e si è messa al lavoro per onorare gli appalti già conquistati, cantieri da una decina di milioni di euro in tutta la Bassa. L’idea iniziale, bocciata dal Tribunale, è che la nuova società in mano a due imprenditori sanfeliciani portasse a termine i lavori, e guadagnando via via ripianasse i debiti della Baraldi. Ora è tutto da ridiscutere, anche per capire che fare del patrimonio di mezzi e macchinari che possiede l’azienda. Probabilmente saranno venduti per ripagare almeno in parte i creditori.
E’ tutto nelle mani del curatore fallimentare Andrea Pivetti che ha convocato per il primo marzo 2018 l’adunanza dei creditori, per fare il punto sulla situazione.
LEGGI ANCHE
Fratelli Baraldi messa all’angolo dalle banche
Esclusione dalla white list, quanti danni. Ora chi paga il conto?
San Prospero, F.lli Baraldi: “Ottimo il silenzio degli Amministratori…”, redarguisce l’opposizione
Caso F.lli Baraldi, Platis: “Questione complicata, ma la Regione non si nasconda dietro i tecnicismi”
L’appello della F.lli Baraldi: “2 milioni mai saldati. Azienda a rischio”. Costi: “Stallo causato da contenzioso”