Quest’estate ha tenuto banco la questione del circolo di via Mazzone a Mirandola, chiuso dopo che la Polizia Municipale aveva riscontrato delle irregolarità.
Un caso analogo è stato scoperto a Modena dalla Polizia Municipale. È un circolo privato trasformato a tutti gli effetti in una discoteca dotata di impianti professionali e aperta a un pubblico indifferenziato che usufruiva di servizi di somministrazione alimenti, musica e ballo. Come tale un circolo situato in via Carriera a San Damaso, è stato sanzionato dalla Polizia municipale di Modena per diverse migliaia di euro e al presidente dell’associazione che lo gestiva è stato contestato il reato di apertura abusiva di locale, in base all’articolo 80 del Codice Penale.
In particolare i controlli effettuati nella notte tra sabato 25 e domenica 26 novembre dal Nucleo della Polizia commerciale, anche in seguito ad alcune segnalazioni, hanno accertato una lunga serie di irregolarità.
Era circa l’una di notte quando gli agenti, in abiti civili, si sono introdotti nel locale constatando che l’ingresso era aperto praticamente a tutti coloro che compilavano sul posto il modulo di adesione all’associazione e pagavano un biglietto di ingresso. All’interno musica, luci stroboscopiche, palco con due Dj ed un vocalist davanti a un folla di persone che balla. Il tutto però senza licenza né certificato di prevenzione incendi e parere della commissione di vigilanza sui locali di pubblico spettacolo. Gli agenti, oltre alla denuncia per apertura abusiva di locale, hanno quindi proceduto a contestare violazioni all’articolo 68 del Testo Unico Locali Pubblico intrattenimento per mancanza della licenza per intrattenimenti e spettacoli, per la somministrazione di alimenti e bevande senza Scia, per la mancanza della relazione di impatto acustico: sanzioni amministrative per un importo complessivo di oltre 6 mila euro.
Nella stessa serata controlli erano stati effettuati anche in un circolo privato di via Cittadella gestito da un’altra associazione culturale e frequentato da cittadini stranieri perlopiù di origine magrebina. In questo caso le irregolarità riscontrate si riferivano alla somministrazione di alimenti e bevande da parte di rappresentante non autorizzato, al mancato rispetto dei requisiti di igiene e dei requisiti di sorvegliabilità, alla mancata esposizione dei prezzi dei prodotti e del cartello di fumo. Il tutto per un importo complessivo di circa 3 mila euro di sanzioni
I controlli hanno anche interessato alcuni locali del centro senza ravvisare particolari irregolarità.