Richiedenti asilo a Bastiglia: “C’è ostruzionismo, non si sa quanti siano”. E’ la denuncia del consigliere di centrodestra Antonio Spica, il quale ha avuto ragione dal Consigliere civico provinciale ma ancora oggi si vede negata la sua richeista di vedere gli atti sulla questione conservati dal Comune.
Ecco come Spica ricostruisce la vicenda
Nel mese di agosto 2017 ho presentato accesso atti indirizzato alla sindaca per avere documentazione relativa a tutto il percorso di accoglienza pubblica che privata, dei richiedenti asilo attualmente presenti e che verranno ospitati in futuro a Bastiglia, e della relativa identità nonché dove vengono ospitati e chi si occupa del loro mantenimento direttamente o indirettamente.
Il Segretario Comunale rispondeva che i dati erano di competenza dell’Unione del Sorbara e che li avrei dovuto rivolgermi tramite altro Consigliere: assurdo! Possibile che il Comune non sappia chi e quanti siano i “nuovi residenti” stranieri e dove alloggiano?
Strano, visto che ad una mia interrogazione del 2015 il Sindaco in risposta mi relazionò sui richiedenti asilo nell’intera provincia – fra cui 50 presso l’hotel San Marco di Castelfranco mentre avevamo nostri connazionali nei MAP nella bassa modenese – cosa è cambiato rispetto a ieri, visto che la sindaca Silvestri è nel contempo assessora in Provincia e presso l’Unione del Sorbara ! Ieri mi relazionava sul territorio provinciale e oggi mi “secreta” i dati su Bastiglia?Non si spiega poi per quale motivo lo stesso accesso atti, presentato da altri consiglieri nella bassa modenese, ha invece avuto esaustiva risposta dai rispettivi Sindaci: forse Bastiglia a guida Silvestri è meno democratica e trasparente rispetto ad altri o si tratta di alzare un muro contro il consigliere Spica?
Così mi sono rivolto al Difensore Civico Provinciale – giusta convenzione stipulata col Comune a seguito di mio ordine del giorno votato all’unanimità – Il Difensore provinciale con comunicazione di pochi giorni fa, di fatto mi dà ragione chiedendo ufficialmente al Segretario Comunale di fornire i dati
Ma i dati richiesti non sono stati forniti
Considerato l’assurdo ostruzionismo – prosegue Spica – mi rivolgerò all’organo superiore ovvero il Difensore Civico Regionale, oltre che denunciare al Prefetto di Modena l’assurda vicenda.