Discarica di Finale Emilia, si teme che il suo l’allargamento sia deciso a Bologna. A puntare i fari su cosa accade nel capoluogo regionale è Rifondazione Comunista, che spoega in una nota che
Il 19 dicembre si terrà la Conferenza dei Servizi che dovrà definire una volta per tutte il destino del progetto di ampliamento della discarica di Finale Emilia proposto da Feronia. Il Consiglio Comunale di Finale Emilia si è già espresso, bocciando la proposta di variante al Piano Regolatore, con votazione quasi unanime. E senza l’adeguamento dello strumento urbanistico l’ampliamento non si può fare.
La netta opposizione dell’organo che rappresenta tutti noi cittadini finalesi potrebbe, però, essere scavalcata dalle decisioni assunte in ambito di Conferenza dei Servizi, in forza di una procedura palesemente antidemocratica, che, per scelte legate alla gestione dei rifiuti nella nostra Regione, di fatto imporrebbe a noi finalesi un’ opera ad alto impatto sulla nostra salute e sul nostro ambiente di vita.
Come Rifondazione Comunista Finale Emilia abbiamo già presentato ampie e articolate osservazioni, che dimostrano come questo mostro non ha alcuna ragione di nascere, nel nostro territorio così come in nessun altro territorio. Perchè le discariche fanno parte di una vecchia e superata gestione del ciclo dei rifiuti, che non considera il valore del riuso e del riciclo in un pianeta che non dispone di risorse infinite.
Chiediamo quindi che la Conferenza dei Servizi tenga conto della volontà dei cittadini finalesi, espressa attraverso la loro rappresentanza istituzionale.
E chiediamo anche che l’Amministrazione comunale sia pronta a ricorrere in ogni sede opportuna qualora la Conferenza dei Servizi decida di imporre a noi finalesi questo ulteriore impianto, continuando a trattarci come il “polo pattumiera” della Regione.