Sul no dell’Europa alla Cispadana risponde la Regione Emilia-Romagna. “Quell’autostrada si può e deve fare”, la sintesi dell’intervento.
“Un’infrastruttura – si legge in una nota di viale Aldo Moro – che ha tutte le carte in regola, progettata per decongestionare la viabilità e per permettere un migliore collegamento dell’Emilia-Romagna con il nord Europa. Sostenibile dal punto di vista ambientale, per la qualità dell’aria e dell’ecosistema. Sono i punti principali contenuti nella lettera sulla Cispadana che la Regione Emilia-Romagna sta predisponendo in queste ore per dare risposta alle osservazioni della presidente della Commissione del parlamento europeo per le petizioni, Cecilia Wikstrom, riprese dalla stampa”.
“Il progetto definitivo dell’autostrada regionale – prosegue la nota – è stato infatti attentamente valutato sotto il profilo ambientale rispetto a tutti i potenziali impatti dell’opera, per assicurare un’approfondita analisi e anche per garantire la partecipazione dei cittadini e dei portatori di interesse”.
“La Cispadana è una delle priorità tra le infrastrutture strategiche – affermano gli assessori regionali, Raffaele Donini alle Infrastrutture e trasporti e Paola Gazzolo all’Ambiente -, tanto che la Regione l’ha finanziata con oltre 179 milioni di euro. Questo intervento risulta di fondamentale importanza per rendere più fluido il traffico sulla rete viaria regionale e per realizzare un collegamento diretto della nostra regione con l’autostrada del Brennero, aumentando la competitività delle imprese e dei territori duramente colpiti dal sisma del 2012. Il progetto è stato al centro di una procedura di Via nazionale (Valutazione di impatto ambientale), in capo al ministero dell’Ambiente: una procedura trasparente, rigorosa ed estremamente puntuale che si è conclusa lo scorso luglio dopo 6 anni di lavoro attestando la sostenibilità dell’intervento”.
“Esito positivo – si legge ancora nel comunicato – ha avuto la valutazione relativa alle aree Sic/Zps (siti di importanza comunitaria e zone di protezione speciale) attraversate o prossime all’infrastruttura che ha tenuto conto della normativa nazionale attuativa della Direttiva 92/43/CEE (Habitat) e uccelli 2009/147/CE (Avifauna), citate nella lettera della presidente Wikstrom. Inoltre sono stati approfonditi, sempre con esito positivo e confermando la sostenibilità dell’opera dal punto di vista della domanda di mobilità, sia l’analisi trasportisticasia lo studio del traffico che ha valutato gli impatti acustici e atmosferici”:
“Anche il Piano aria integrato regionale, approvato nell’aprile 2017, ha tenuto già conto della futura realizzazione della Cispadana nei propri scenari confermando l’obiettivo di ridurre la popolazione esposta a concentrazioni di polveri superiori al valore limite giornaliero dal 64% all’1% entro il 2020- concludono gli assessori-. Ora attendiamo l’adeguamento del progetto definitivo sulla base delle prescrizioni Via e la proposta di Piano economico finanziario dell’opera. Il nostro impegno per realizzare questa infrastruttura proseguirà con determinazione per tutto il mandato”.
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