Catturata la banda dei finti tecnici del gas, tre persone, parenti tra loro, che organizzavano anche furti e rapine. Uno degli ultimi colpi è avvenuto a Nonantola, tanti in Appennino. I tre studiavano accuratamente, con appostamenti e analisi che duravano anche giorni, le vittime da derubare.
Prediligevano gli anziani che vivono soli, in case lontane dai paesi: le vittime più deboli. A seconda della situazione provavano la truffa del finto tecnico del gas o del finto carabiniere che dice di voler controllare in casa fughe di metano o altro, per poi rubare quel che trovavano. In altri, se ad esempio vedevano che c’era da rubare ben più di oro e gioielli, organizzavano veri e propri furti, a volte rapine, introducendosi nelle case quando erano vuote.
L’operazione dei carabinieri della compagnia di Pavullo ha portato in carcere, su ordinanza emessa dal Gip del Tribunale di Modena, dott.ssa Eleonora Pirillo, tre persone: R.C. 22enne, R.D. 60enne e R.S. 37enne, tutti parenti, indagati a vario titolo e in concorso tra loro per tre rapine aggravate e nove furti in abitazione.
