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Govoni e Pinnock (Potere al Popolo): “Ricostruzione post sisma ostacolata dalla Regione stessa”

da | Feb 7, 2018 | Elezioni | 0 commenti

Uno dei temi della campagna elettorale è la ricostruzione post sisma. Sulla questione sono intervenute con una nota stampa Elena Govoni e Judih Pinnock, candidate di Potere al Popolo nel collegio della Bassa per Camera e Senato:

Ricostruzione post-sisma nella Bassa paralizzata da chi dovrebbe promuoverla, per la precisione dal Cor, il Centro operativo regionale nato nel 2017. L’allarme lanciato dal Comitato Sisma.12 viene sottoscritto oggi da Potere al Popolo che candida nei collegio uninominali della Bassa, Elena Govoni, tecnico Ausl di Finale, alla Camera e Judith Pinnock, psicologa, al Senato.
Per Potere al Popolo “la Regione guidata dal commissario alla Ricostruzione Stefano Bonaccini deve affrettarsi a terminare le pratiche della ricostruzione. Sburocratizzare non significa allentare i controlli, ma rendere viceversa più efficiente la macchina. Ricordiamo a riguardo che l’iter della ricostruzione è diventato ancora più lento dopo la nascita del Comitato Verifica Ricostruzione nato nel Ferrarese per andare alla caccia di presunti finanziamenti illeciti, senza comprendere che la stragrande maggioranza di presunti furbetti avevano già trasformato ruderi di campagna a norma di legge”.
“L’impressione è davvero che la Regione (e lo Stato) voglia coprire la difficoltà nel trovare la liquidità per i finanziamenti con la sacrosanta esigenza di controlli – continua Elena Govoni di Potere al Popolo – I cittadini dei Comuni terremotati pagano indubbiamente il grave peccato originale di una Regione che scelse di non coinvolgere i terremotati nella definizione delle regole della ricostruzione, ma invitò al tavolo solo i soggetti istituzionali: di qui le tante ordinanze emesse per correggere le precedenti. Aggirare i percorsi dal basso, evitare di confrontarsi con la popolazione, con i singoli cittadini, anche se apparentemente più semplice e veloce non è mai positivo e finisce per creare disastri. Ora che il danno è già stato fatto, la Regione dovrebbe almeno evitare di allungare i tempi con la creazione di ulteriori ostacoli”.
E Potere al Popolo chiude allargando lo sguardo al contesto nazionale. “Occorre una legge nazionale sulle calamità naturali che tenga conto delle esigenze delle popolazioni colpite e che definisca prima delle calamità le regole della ricostruzione: sgravi fiscali, rimborsi, procedure, zone franche, sospensione mutui e tasse – chiude Potere al Popolo -. Bisogna registrare come sotto la presidenza Errani l’Emilia abbia di fatto costruito ex novo un impianto normativo, ma i limiti sono tanti e il modello per avere valenza nazionale va fortemente cambiato, evitando prima di tutto che il tema della ricostruzione venga affrontato con ricette clientelari”.

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