Avviso di conclusione delle indagini per tredici tra imprenditori e legali rappresentanti di altrettante ditte con sedi in Emilia, Lombardia e Veneto. Nel mirino 173.366 tonnellate di macerie del terremoto del maggio 2012, smaltite in discarica senza che le ditte in questione fossero in possesso dell’autorizzazione al trasporto di rifiuti in generale, tantomeno di quelli derivanti dai crolli del sisma che ha colpito a ripetizione la Bassa, racconta il Resto del Carlino di oggi
Questi i punti salienti dell’inchiesta aperta dalla Procura, il pubblico ministero è Marco Niccolini, nei mesi immediatamente successivi alle scosse e che proprio in queste settimane ha visto chiudere la fase delle indagini preliminari. In sostanza ciò che si ipotizza è una piramide di contratti di subappalto ritenuti completamente abusivi. Ai vertici di questo meccanismo una ditta leader nella nostra provincia del settore degli scavi e delle demolizioni, con sede in città. Questa srl, aggiudicataria dell’appalto pubblico per il servizio di trasporto e smaltimento delle macerie del terremoto, insieme alle altre aziende coinvolte, senza la necessaria autorizzazione della stazione appaltante, in questo caso la multiutility Aimag (quindi ‘parte lesa’), avrebbe stipulato contratti di subappalto per lo smaltimento ritenuti quindi essere irregolari.